Il rapporto Symbola fonda le sue basi sul concetto che l?economia italiana in tutti i suoi ambiti è debitrice nei confronti della cultura e della creatività. Tra i dati riportati c'è quello riguardante l'incidenza del sistema produttivo culturale e creativo che rappresenta (nel 2016) il 6% della ricchezza prodotta in Italia con un effetto moltiplicatore sul resto dell?economia pari a 1,8.
In altre parole, per ogni euro prodotto dal sistema, se ne attivano 1,8 in altri settori.
Sempre stando alle cifre dell'approfondimento, più di un terzo della spesa turistica nazionale (37,9%) è attivata dalla cultura e dalla creatività.
Sotto l'etichetta di sistema produttivo culturale e creativo si annoverano tutte le attività economiche che producono beni e servizi culturali e attività che utilizzano la cultura come input per accrescere il valore simbolico dei prodotti. Tra queste si contano le industrie creative (architettura, comunicazione, design), industrie culturali (cinema, editoria, videogiochi, software, musica e stampa), realtà che tutelano il patrimonio storico-artistico (musei, biblioteche, archivi, siti archeologici e monumenti storici), performing arts e arti visive a cui si aggiungono le imprese creative-driven.
Passando alla geografia del sistema produttivo culturale e creativo ecco che la classifica viene guidata da Roma, con il 10%, al primo posto in Italia per incidenza del valore aggiunto del sistema sul totale dell?economia. Segue Milano, (con il 9,9%), terza Torino (8,6%), Siena (8,2%), Arezzo (7,6%) e Firenze (7,1%).
Per quanto riguarda invece le ricadute sull'occupazione la leadership per incidenza Milano è in testa, subito dopo si trova Roma (8,7%), Arezzo (8,6%%), Torino (8,2%), Firenze (7,6%), Modena Bologna e Trieste (tutte e tre al 7,5%), Monza-Brianza ( 7,3%) e Aosta (7,2%).
Per quanto riguarda invece le ricadute sull'occupazione la leadership per incidenza Milano è in testa, subito dopo si trova Roma (8,7%), Arezzo (8,6%%), Torino (8,2%), Firenze (7,6%), Modena Bologna e Trieste (tutte e tre al 7,5%), Monza-Brianza ( 7,3%) e Aosta (7,2%).