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Economia

Crisi Fimer, visita di Giani: "Occorre una svolta". La dura nota dei sindacati

"Le organizzazioni sindacali non hanno alcuna dichiarazione da condividere con gli azionisti di Fimer", si legge in una nota

Ancora un'altra giornata di apprensione per i lavoratori della Fimer di Terranuova Bracciolini. Oggi i dipendenti hanno ricevuto la visita del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, davanti allo stabilimento. "Sono qui - ha detto Giani - per sostenere la giusta battaglia delle lavoratrici e dei lavoratori. La Regione Toscana è dove deve essere, al loro fianco. Occorre una svolta nella gestione di una azienda che ha competenze, professionalità, passione nei lavoratori, mercato per i prodotti per pannelli fotovoltaici che guardano all’economia verde e delle rinnovabili, ma una proprietà che sa solo cambiare amministratori, ma non mostra alcuna strategia per il futuro", ha concluso Giani. E a seguito delle ultime vicissitudini, i sindacati hanno fatto sentire ulteriormente la loro voce.

Braccini (Fiom Toscana): "La proprietà trovi una soluzione"

Dichiarazione di Massimo Braccini, segretario generale Fiom Cgil Toscana.

"La Fimer è un’azienda leader nella produzione di inverter fotovoltaici, una realtà produttiva tra le più importanti in Europa, con lavoratori con alte professionalità. Questo è un settore che sta tirando e troviamo assolutamente ingiusto che la proprietà aziendale porti avanti i suoi interessi privati a scapito di quelli dell’interesse collettivo, rischiando così di far trovare i lavoratori a spasso. L’iniziativa economica privata è libera, ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale. E’ necessario che l’economia svolga una funzione sociale, crei posti di lavoro, incrementi lo sviluppo economico e sociale della zona, sia utile all’intera collettività, ed in particolare assicuri ai dipendenti quella esistenza libera e dignitosa. Ci sono degli investitori interessati alla Fimer ed è evidente che vogliono delle precise garanzie. La proprietà ha il dovere di trovare una soluzione, farsi da parte e permettere di rilanciare lo stabilimento. La Toscana non può permettersi di perdere anche questa realtà produttiva unica nel suo genere. L’industria è in continua trasformazione più che rivoluzione. Vi è un necessario adeguamento dell’industria anche a livello Regionale, sono necessari investimenti, e non esiste che importanti realtà produttive vengano meno. Nel dare pieno sostegno alla lotta dei lavoratori Fimer, sollecitiamo il Ministero delle Imprese e del Made in Italy a convocare il tavolo su questa vertenza a breve, ben sapendo che in un’epoca inedita come quella che ci accompagna i tempi per trovare le soluzioni sono sempre più stretti e quindi richiedono non solo uno sforzo maggiore da parte di tutti, ognuno per il suo grado di responsabilità, ma anche il sapersi inventare la soluzione".

La nota di Fim Fiom e Uilm di Arezzo

Le organizzazioni sindacali non hanno alcuna dichiarazione da condividere con gli azionisti di Fimer e ribadiscono di essere impegnati da 2 anni nel tentativo di salvare l’Azienda che le scelte degli stessi Azionisti hanno portato in concordato e successivamente alla graduale distruzione rendendo impercorribile ogni possibile sviluppo (Certina-Attestor-Mattarelli-Oxy – Clementy, etc etc).

Invitiamo gli azionisti e l’attuale CdA in autonomia, a rileggersi tutta la letteratura (verbali di ogni singola riunione e successive dichiarazioni e interviste della stessa Proprietà nelle televisioni o nel proprio sito) prodotta negli ultimi 2 anni nelle sedi istituzionali e non solo. Leggetele con attenzione prima di pubblicare nuove dichiarazioni, ammesso che la presente apparsa oggi, sia di vostra fonte perché vorremmo evidenziare che non ci sono nè firme nè carta intestata.(nella prima ante ore 16:00).

Dichiarazioni, che anche stavolta, hanno caratteristica comune: contraddicono o smentiscono quanto detto in precedenza, utilizzando l’interlocutore inconsapevole di turno a supporto o conferma della momentanea teoria, e lasciandolo successivamente sbalordito di fronte al cambio di scenario e rappresentazione( talvolta sostituendo anche gli stessi attori riuscendo a cambiare più CdA che vendere inverter).

 Un chiarissimo esempio: 05 Maggio 2023 Comunicazione congiunta acquisizione Fimer SpA a firma di Fimer Spa Greybull SpA Mc Laren Applied CdA Variale-Brochet-Bertazzini

“...il CdA ha accettato la proposta in considerazione del solido sostegno finanziario garantito da Greybull Capital....”

“...sono lieto che Mc Laren Applied e Greybull si siano impegnate ad investire e acquisire Fimer. L’offerta presentata da Mc Laren Applied e Greybull, rafforzata attraverso la nomina di Sam Hancock a Chief Restructturing Officer, si inserisce perfettamente nell ambito dell impegno del Consiglio di Amministrazione a sostenere l’ azienda nel suo pieno recupero delle difficoltà finanziarie incontrate nel recente passato”.

 Noi Ooss non abbiamo bisogno di questo esercizio perché assieme ai lavoratori, alle loro famiglie alle istituzioni e alla comunità le abbiamo vissute sulla nostra pelle e nella loro tragica drammaticità.

Crediamo invece che agli azionisti serva veramente un ripasso perché vorremmo credere che sia solo un problema di memoria e non un azione deliberata.
Davvero vorremo che tutti i lettori e attenzionati alla vertenza potessero rileggere quanto è successo negli ultimi 2 anni per vedere se esiste una sola ragione o un dubbio per capire da che parte stare se non dalla nostra parte, quella dei lavoratori che è opposta a quella degli azionisti.

Ci chiediamo: quando si esprimono giudizi nel merito e sulle persone non è questione di omonomia né di professionismo automobilistico; in ambito societario, per guidare e/o condurre un azienda, un gruppo, un soggetto industriale, serve aver superato gli esami di guida (non solo teoria) ed aver conseguito regolare patente; contrariamente al vostro entusiasmo di ieri, vorremmo domandarvi oggi trovandovi ragionevolmente dubbiosi, come mai siano serviti 2 mesi, una intensa trattativa giunta a un passo dalla firma e svanita
per parole vostre“...costretta a rinunciare alla procedura concorsuale in atto. Tale decisione è stata imposta a causa dell’ approccio dichiaratamente improntato al prendere o lasciare...”, per evitare di cadere in cattive mani. Dopo 1 anno di silenzio ed assenza oggi trovate la necessità di rivolgervi a noi e interessarsi assieme a noi al destino dell’ azienda?
Ma se non vi fosse stato quell approccio ci avreste comunque messo nelle loro mani senza preoccuparvi dell'atroce destino al quale ci avviavamo!
Un percorso nefasto, che ci riserverebbe lunga inoperatività da occupare nelle ricerche su Wikipedia inconsapevoli di quante cattive notizie e cattivi profili si trovano.
Ricordiamo a chi vorrebbe oggi rappresentare Greybull Mc Laren come il famelico lupo cattivo pronto a divorare, che questo agnello sacrificale era già deceduto perché malnutrito dal pastore!

Ricordiamo a chi oggi descrive il lupus in fabula che è stato il narratore dell’ istoria a presentarlo quale Salvatore. Non potendo convenire con voi continueremo cosi come da voi indicato a salvare senza cattiva compagnia il nostro sito produttivo. Rimangono a noi graditi: “i lavoratori, le loro famiglie, il sindaco, la Regione, il Mimit, la comunità e perfino Greybull”

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