rotate-mobile
Economia

Crisi dei finanziamenti: necessario un rilancio e un taglio alla pressione fiscale per aziende e famiglie

Gli ultimi dati disponibili per classe dimensionale indicano che i prestiti alle imprese medio-grandi crescono dello 0,7% mentre scendono dell’1,4% quelli alle imprese con meno di 20 addetti. “E’ un dato gravissimo – spiega il presidente di...

Gli ultimi dati disponibili per classe dimensionale indicano che i prestiti alle imprese medio-grandi crescono dello 0,7% mentre scendono dell’1,4% quelli alle imprese con meno di 20 addetti. “E’ un dato gravissimo – spiega il presidente di Confartigianato Arezzo, Ferrer Vannetti – visto che, in particolare nei nostri territori, oltre il 90 per cento delle imprese è proprio nella fascia che registra il calo del credito, e cioè artigiani e piccole imprese”.

Andando a guardare altri dati resi noti dal Centro studi Confartigianato, nel secondo trimestre 2017 il peso del credito alle imprese sul Pil è pari al 50,2% ed è in diminuzione di 2,5 punti rispetto al 52,7% dello stesso periodo dell’anno precedente.

Insomma nell’arco di sei anni il rapporto credito alle imprese/Pil ha cumulato un calo di 11,4 punti percentuali rispetto al 61,6% del secondo trimestre 2011. A livello settoriale i prestiti aumentano del 2,3% nei servizi e dello 0,6% nel manifatturiero mentre continua il calo sostenuto per le costruzioni (-5,4%).

“A questo punto - secondo Vannetti – vanno portate avanti due operazioni assolutamente necessarie: da una parte occorre far ripartire la macchina del credito alle piccole imprese che altrimenti non riescono ad andare avanti, e poi, sempre per consentire al settore di agganciare la ripresina in atto, va assolutamente alleggerita la pressione fiscale sulle imprese, ma anche sulle famiglie, per stimolare la domanda interna. Dobbiamo anche ridurre gli oneri burocratici a carico delle imprese derivanti da adempimenti e controlli”.

“Ci auguriamo poi - insiste il presidente Confartigianato – i piccoli segnali positivi contenuti nella Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2017 presentata dal Governo, si confermino nell’eliminazione, con la legge di bilancio, degli aumenti Iva previsti per il 2018”. “Questi - spiega ancora Vannetti - avrebbero comportato maggiori imposte, a livello nazionale, per oltre 15 miliardi di euro”.

Confartigianato Arezzo spera anche “nella fondamentale proroga delle agevolazioni fiscali relative all’acquisto di beni strumentali all’attività di impresa”, note come superammortamento ed iperammortamento. Stessa aspettativa “per il credito d’imposta ricerca e sviluppo nonché quello previsto per le startup innovative”.

“Apprendiamo infine con piacere – conclude Vannetti - che il viceministro Morando ha annunciato l’intenzione del Governo di varare misure di agevolazione fiscale per le imprese che investono nella formazione, insieme a una misura strutturale di riduzione del cuneo fiscale per l’assunzione di giovani a tempo indeterminato che, potrà essere usufruita anche per coloro che sono assunti con il contratto di apprendistato. Ovviamente come rappresentanti degli artigiani resteremo vigili sulla concreta applicazione di questi impegni presi da parte del Governo”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Crisi dei finanziamenti: necessario un rilancio e un taglio alla pressione fiscale per aziende e famiglie

ArezzoNotizie è in caricamento