Dal 2012 al 2016 gli autocarri a metano per trasporto merci in circolazione in Toscana sono passati da 6.019 a 8.430 unità, con una crescita del 40,06%.

Nello stesso periodo il parco circolante di autocarri a metano per trasporto merci in Italia è cresciuto del 29,2%, raggiungendo quota 85.381 unità, a fronte di una crescita generale del parco circolante di autocarri per trasporto merci (indipendentemente dall’alimentazione) dello 0,74%.

Questi dati Aci, elaborati dall’osservatorio Federmetano, testimoniano come nel corso degli ultimi anni l’interesse degli utenti nei confronti degli autocarri a metano per il trasporto merci sia molto cresciuto, andando anche a occupare una fetta di mercato che finora era stata appannaggio delle alimentazioni tradizionali.

In Toscana, la provincia in cui il parco circolante di autocarri a metano per il trasporto merci è cresciuto di più è Firenze (+71,96%), seguita da Pisa (+25,85%), Arezzo (+22,55%), Massa Carrara (+21,82%), Lucca (+20,65%), Siena (+19,68%), Grosseto (+17,74%), Prato (+12,86%) e Livorno (+9,60%). A Pistoia, invece, vi è stato un calo (-0,74%).

Spiegano da Autopromotec, manifestazione biennale dedicata all’aftermarket automobilistico che si svolgerà a Bologna dal 24 al 28 maggio.

A cosa è dovuto il rinnovato interesse degli utenti nei confronti degli autocarri a metano per trasporto merci? La cause sono diverse. In primo luogo, vi è sicuramente la convenienza economica garantita dai veicoli alimentati a metano. Una recente elaborazione dell’Osservatorio Federmetano ha permesso di quantificare il risparmio che è possibile ottenere grazie all’uso di un autocarro pesante a metano (invece di uno diesel) in 5.000 euro all’anno su una percorrenza di 100.000 km. E’ importante specificare che in questo caso si sta parlando di metano compresso (CNG) e non di metano liquido (LNG).