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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Crac Vecchia Etruria: striscioni di protesta in tutta la città

Questa mattina erano già lì. Piazzati sui cavalcavia, in prossimità delle rotatorie e a margine delle strade maggiormente trafficate di Arezzo. Sono stati piazzati in città numerosi striscioni di protesta contro il decreto salva-banche e Banca...

Questa mattina erano già lì. Piazzati sui cavalcavia, in prossimità delle rotatorie e a margine delle strade maggiormente trafficate di Arezzo.

Sono stati piazzati in città numerosi striscioni di protesta contro il decreto salva-banche e Banca Etruria.

All'indomani della partecipata manifestazione che ha portato ad Arezzo centinaia di risparmiatori azzerati dal decreto governativo dello scorso 22 novembre, ecco che le iniziative di dissenso continuano e portano la firma dell'Associazione delle Vittime del Salva-banche.

Questa mattina gli aretini hanno potuto leggere frasi come "no arbitrato, sì rimborsi per tutti" oppure "decreto salva-banche popolo tradito" e ancora "Etruria: 1500 debitori spariti. Fuori i nomi!".

Gli striscioni sono apparso nella zona di Tortaia, sul cavalcavia di Ponte a Chiani, in quello di via Arno, in via Petrarca e in prossimità della rotatoria di via Sette Ponti.

Nel frattempo è iniziato il conto alla rovescia per l'arrivo del decreto attraverso il quale gli obbligazionisti verranno risarciti delle loro perdite. Un'attesa snervante che ha già visto numerose polemiche circa i contenuti e le modalità attraverso le quali saranno previsti i ristori per i risparmiatori.

L'approvazione ufficiale del documento, anche se i contenuti sono ormai stati resi noti a più riprese e in più circostanze, si dovrà attendere domani o al massimo la fine della settimana.

Stando alle notizie circolate proprio in questi giorni, il tetto per il fondo da destinare ai risarcimenti è stato alzato da 100 a 300 milioni di euro. Ma coloro che otterranno un risarcimento automatico sono davvero un numero ridotto. Per gli altri la procedura prevista è quella dell'arbitrato. Al rimborso automatico potranno accedere subito le fasce deboli ovvero tutto quelli che "si presume abbiano avuto informazioni inadeguate e – essendo in una fascia economica particolarmente sensibile – saranno risarciti prima".

Ristoro automatico entro 21mila euro di reddito

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