Cose di Lana, asta ancora deserta. E il 30 giugno scade l'affitto

Una storia lunga ed estenuante, non è l'unica e non sarà nemmeno l'ultima. Ma è ancora una volta il tessile ad essere in forte difficoltà.

Nonostante il calo del 25% del prezzo che è passato da 1.600.000 a 1.200.000 euro l'asta per rilevare Cose di Lana (con un bando molto intricato che ha messo in vendita pezzi dell'azienda) è andata deserta. La notizia è filtrata nelle ore successive alla scadenza per presentare le buste per l'offerta, nessuno si è presentato.

La crisi delle Cose di Lana, storica azienda di maglieria di Sansepolcro, così si acuisce e pone a tutti gli attori in scena, nuovi pensanti dubbi. Il 30 giugno infatti scade l'affitto del ramo d'azienda che Cose di Lana ha fatto alla newco Supermaglia, controllata al 100 dalla stesa Cose di Lana, gestita dalla curatela. Sarà possibile rinnovare questo affitto? Diventa questa la prima domanda a cui rispondere.

Una vicenda aziendale dunque molto intricata e per la quale è difficile fare previsioni certe. Ci sono almeno 90 famiglie che dipendono dal futuro di questa storia, lavoratori che sono già al terzo rinnovo del contratto di solidarietà con riduzioni degli stipendi dal 20 al 40% che coinvolge dall'autunno scorso non più una porzione del personale, ma tutti.

La crisi di Cose di Lana è partita nel 2013 quando fu richiesta la prima cassa integrazione straordinaria, all'epoca i dipendenti erano più di 200, poi si passò a 180, nel gennaio del 2014 ci fu la richiesta di concordato preventivo in continuità, che fu accettato nel luglio 2014, ma revocato nel marzo 2015.

Nel dicembre scorso la prima asta andata deserta.