Coronavirus, allarme per il turismo a Cortona: "Disdette dopo l'annuncio dei cluster familiari"
L’appello di Carlo Umberto Salvicchi, delegato cortonese di Confcommercio: "I casi di ritorno sono circoscritti e controllati, la nostra città è sicura. È doveroso informarsi in maniera accurata, altrimenti si rischia di condannare alla fine un intero comparto"
“Informare sì, ma senza creare allarmismi”. È l’appello che lancia Confcommercio Valdichiana dopo le recenti notizie che vedono Cortona al centro della cronaca nazionale. “Il motivo? Pochissimi casi registrati in città in un cluster familiare – spiega il delegato cortonese Carlo Umberto Salvicchi – purtroppo è accaduto, ma è doveroso fornire i giusti dettagli alla cittadinanza per non creare allarmismi e generare effetti devastanti”.
“I casi di cui si parla sono circoscritti e sotto controllo. Ad oggi Cortona è una meta sicura come le altre e le nostre imprese sono preparate ad accogliere turisti nel rispetto di tutte le regole per il contenimento della pandemia. Giorni fa è intervenuto su questa vicenda anche il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi – aggiunge Salvicchi – firmando un’ordinanza ad hoc per cercare di circoscrivere al meglio i casi di ritorno da Covid. Verrebbe da dire che i territori dove le informazioni circolano sono potenzialmente anche più sicuri, ma è chiaro che la paura ora è a livelli molto alti. Una cosa è sicura: in una città a vocazione turistica come la nostra rischiare di vedere il vuoto nelle strutture ricettive, nei negozi, nei bar e nei ristoranti, sarebbe davvero drammatico. E le cose continuano così vanno presi provvedimenti urgenti e sostanziali per sostenere queste imprese e l’occupazione che hanno sempre garantito finora”.