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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Coronavirus, Coldiretti: tornano al lavoro i boscaioli

Bene la riapertura con l’ultimo Dpcm, il bosco è un elemento fondamentale e anche in questa delicata fase che stiamo attraversando, occorre creare le condizioni affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne

Ripartono le attività dei boscaioli anche nella provincia di Arezzo che tornano al lavoro con la ripartenza delle attività forestali e della prima lavorazione del legno. E’ di nuovo operativa anche la filiera della cura e manutenzione del verde per scongiurare i gravi pericoli determinati dalla caduta di alberi e rami favorita dall’incuria e dal moltiplicarsi di eventi climatici estremi. E’ quanto afferma la Coldiretti aretina nel commentare gli effetti del Decreto del presidente del Consiglio sulle riaperture di alcune attività a partire dal 14 aprile.

“Il lavoro di pulizia nei boschi – spiega Lidia Castellucci Presidente di Coldiretti Arezzo -  è determinante per l’ambiente e la sicurezza della popolazione, un patrimonio che va salvaguardato in un 2020 segnato fino ad ora da caldo e siccità che hanno creato condizioni ambientali particolarmente favorevoli allo scoppio degli incendi e alla diffusione degli insetti. La corretta manutenzione delle foreste – precisa il Presidente - aiuta infatti a tenere pulito il bosco e ad evitare il rapido propagarsi delle fiamme. L’inserimento delle attività di selvicoltura tra quelle riaperte è dunque rilevante per consentire alle imprese del settore di tornare al lavoro e concludere le operazioni programmate a partire dalla raccolta della legna e dalla prima lavorazione del legno in un paese come l’Italia che è il maggior importatore mondiale di legna da ardere”.

Con l’arrivo della bella stagione ed il diffondersi di pollini è importante anche il via libera ai lavori di manutenzione del verde nelle città per cercare di prevenire il dilagare di allergie con l’entrata nel vivo delle fioriture.

Una necessità – continua il Presidente – anche per intervenire nelle città nei confronti di alberi pericolanti e siepi sporgenti sulle sedi stradali con le opportune operazioni di taglio e cura del verde pubblico. Bene quindi la riapertura – si avvia a concludere il Presidente di Coldiretti Arezzo - il bosco è un elemento fondamentale e anche in questa delicata fase che stiamo attraversando, occorre creare le condizioni affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli”.

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