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Economia

Post Covid e settore moda, la Consulta provinciale incontra le aziende

Il ritorno tanto agognato alla normalità con i suoi consueti livelli e ritmi potrà essere senza dubbio molto graduale, facendo registrare nel frattempo dei cali importanti in alcuni settori

Cercare di affrontare più da vicino i problemi delle imprese e del territorio, favorire la reciproca conoscenza, promuovere relazioni di business tra le aziende della filiera tessile, abbigliamento e calzature, rappresentano le priorità dell’attività della Consulta provinciale della Moda rappresentata dai presidenti delle tre associazioni di maggior rappresentanza della Provincia di Arezzo rispettivamente Marco Sanarelli per Confindustria sezione Moda, Giordano Frangipani per Confartigianato Moda e Paolo Pernici per Cna Federmoda.

Il comparto della moda occupa in Toscana più di un terzo dei lavoratori della manifattura, ben più di quanto accada nelle altre regioni italiane. Si tratta, del resto dell’attività che più di altre ha caratterizzato lo sviluppo della regione dell’ultimo dopoguerra. Solo negli ultimi decenni, nella provincia di Arezzo per le produzioni di pelletteria, maglieria e calzature si sono localizzati importanti marchi internazionali che hanno consentito il successo di alcuni settori sui mercati internazionali.

Il settore ha vissuto vicende diverse a seconda dei comparti e dei territori. Il ritorno tanto agognato alla normalità con i suoi consueti livelli e ritmi potrà essere senza dubbio molto graduale, facendo registrare nel frattempo dei cali importanti in alcuni settori. In più, sarà corretto affermare come le aziende caratterizzate da una dipendenza piuttosto elevata nei confronti di export e catene globali di produzione abbiano già iniziato a soffrire in maniera importante dal gennaio dello scorso anno. Ovvero dai primi momenti in cui il Coronavirus aveva iniziato il suo percorso di diffusione a partire dalla Cina. Il fermo delle attività produttive ha colpito duramente anche altre industrie, in difficoltà nel riuscire a generare flussi di cassa adeguati per poter far fronte ai vari impegni. Si tratta di quelle realtà con una leva finanziaria elevata e una scarsa liquidità. Ad ogni modo, sarà corretto affermare come vi siano anche settori che potranno trovare nuove prospettive di sviluppo, ed è proprio la capacità di innovare il modelli di business a rappresentare il bivio cruciale, che consentirà di sopravvivere oppure finirà per far sparire molte realtà. Tutto questo naturalmente dovrà tenere conto, accanto ai riflessi per quanto riguarda il fronte prettamente economico e soprattutto in ottica di rischio creditizio, anche degli impatti sotto l’aspetto finanziario che aziende, imprenditori e start up si troveranno necessariamente ad affrontare anche per quest’anno e naturalmente quello a venire.

"Al fine di definire lo stato dell’arte delle problematiche specifiche del nostro settore e avviare un primo confronto, creando le condizioni per la definizione di forme innovative di organizzazione e collaborazione, aggregazioni e reti di imprese, la Consulta promuove un Webinar di approfondimento su: "Scenari economici post-covid nel settore Moda" Nel mondo post COVID sembra cambiare tutto, o perlomeno sembrano accelerarsi trend già percepibili negli scorsi anni. Sempre più scontro fra USA e Cina; sempre più freddezza con la Russia; incertezze nei paesi emergenti; dubbi crescenti sulla traiettoria della globalizzazione. Quali scenari possiamo aspettarci? E quale ruolo per l’Europa e l’Italia?"

Sarà nostro gradito ospite il dottor Alessio Fiaschi dell’Istituto Ambrosetti che illustrerà lo scenario macroeconomico della moda, focalizzandosi sull’importanza dell’innovazione e delle politiche di filiera per il nostro settore". 

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