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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Consegnate le prime buste arancioni Inps ad Arezzo: "Noi 30enni in pensione a settanta anni". Le storie

Questa è la storia di Ernesto che a 19 anni ha deciso di andare a lavorare. Ha scelto di fare il barista e, giovanissimo, è stato assunto in un locale aretino. Diciassette anni dopo, il 1° maggio 2016, festa del lavoro, apre la cassetta delle...

Questa è la storia di Ernesto che a 19 anni ha deciso di andare a lavorare. Ha scelto di fare il barista e, giovanissimo, è stato assunto in un locale aretino. Diciassette anni dopo, il 1° maggio 2016, festa del lavoro, apre la cassetta delle lettere e recupera la posta consegnata nei giorni passati. Sorpresa: c'è una busta arancione. Il mittente è l’Inps. Aprendola scopre che andrà in pensione. Sì, ci andrà il 1° agosto 2050, a 70 anni.pensione_e

Mauro ha 38 anni e dal 1° giugno del 1995 versa regolarmente i contributi. Aveva 17 anni quando ha sottoscritto il primo contratto di lavoro. Anche a lui è arrivata la busta. La sua pensione? Se ne parla nel 2048, a 70 anni esatti.

pensione_m Caterina versa i contributi dal 2007. Lei non ha ancora ricevuto alcuna lettera ma, molto più semplicemente, ha fatto accesso al sito web dell’istituto nazionale di previdenza sociale, ed ha fatto il calcolo. La pensione di vecchiaia arriverà il 1° marzo 2054.pensione_c Poi c’è Pietro che il 1° settembre del 2000, a 21 anni, ha iniziato a lavorare. La lettera arancione è arrivata qualche giorno fa e lo informa che andrà in pensione nel 2049. Anche lui in quella data avrà compiuto settanta anni. E Giuseppe che a 17 anni ha iniziato a fare il muratore e ha appena scoperto che dovrà lavorarne altri 35 prima di andare in pensione nel 2051 quando avrà versato 53 anni di contributi. (Nb. I nomi utilizzati sono di fantasia) Potremmo continuare così all’infinito ma ci fermiamo qua.

Cinque storie. Cinque percorsi di vita diversi. Cinque titoli di studio differenti. Ma tutti accomunati da un’unica realtà: la pensione non arriverà fino ai 70 anni.

Una doccia fredda quella che si è riversata addosso a cinque trentenni aretini che, come molti altri loro coetanei e non, in questi giorni hanno ricevuto la fantomatica busta arancione. Di fatto non si tratta altro che di un messaggio inviato a tutti quegli iscritti e quelle iscritte che non hanno ancora attivato i codici per accedere al simulatore disponibile dal 2015 sul sito dell’istitituo, attraverso il quale vengono fornite indicazioni sulla loro pensione futura. Tre pagine dove vengono elencati: la data di pensionamento, l’ultima retribuzione o reddito percepiti, il valore del primo assegno di pensione e il tasso di sostituzione al lordo e al netto di tasse e contributi. Gli iscritti all’Inps che riceveranno e che hanno già ricevuto la busta sono e saranno quelli con gestioni assicurative legate al fondo dei lavoratori dipendenti, quelle speciali dei lavoratori autonomi e le gestioni separate. Tutte le informazioni contenute nella busta arancione avranno un valore indicativo: con il tempo potrebbero infatti cambiare le regole di accesso al pensionamento. Una busta pesantissima all’interno della quale, soprattutto gli over 30, trovano un quadro (più o meno realistico, più o meno attendibile e decisamente più o meno variabile) davvero poco roseo del proprio futuro. TUTTE LE INFO - La mia pensione Inps
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