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Aperture il primo maggio, Confesercenti dice sì

"Dopo un anno di chiusure” commenta Landini “non è più possibile andare avanti. Le categorie sono allo stremo e quindi è giusto dare un segnale forte al Governo. La data indicata quindi nel primo maggio ci trova d’accordo"

“Noi ci stiamo ad aprire il primo maggio”. Il presidente di Confesercenti Arezzo, Mario Landini si unisce alla linea di far tornare al lavoro le categorie del commercio, del turismo e dei servizi nel giorno della Festa dei lavoratori.

"Dopo un anno di chiusure” commenta Landini “non è più possibile andare avanti. Le categorie sono allo stremo e quindi è giusto dare un segnale forte al Governo. La data indicata quindi nel primo maggio ci trova d’accordo”.
“L’auspicio naturalmente” puntualizza il presidente di Confesercenti “è di non dover ricorrere a questa iniziativa che rappresenta una forzatura ma di poter vedere alzare le saracinesche prima della fine del mese. Ci aspettiamo infatti che nelle prossime ore arrivino dal Governo rassicurazioni che prevedano le riaperture di bar, ristoranti, fiere mercati e di tutti i settori senza lasciare nessuno indietro. Se, al contrario, dovesse prevalere la linea di attesa e di incertezza del Governo, noi aderiamo all’apertura del primo maggio nella convenzione che le categorie devono rimanere unite per uscire da questo difficile periodo di crisi”.
Lunedì 19 aprile Confesercenti sarà in piazza della Signoria a Firenze per manifestare a fianco degli ambulanti che chiederanno al presidente Giani di poter tornare a lavorare.
“L’obiettivo prossimo” aggiunge il presidente di Confesercenti “deve essere quello di aprire per non richiudere. Le condizioni per riaprire e tornare a lavorare in  sicurezza ormai ci sono. Le categorie sono attente e scrupolose al rispetto delle norme anticontagio. Lasciatele lavorare”.

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