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Pratiche sleali: Coldiretti incontra il direttore di Icqrf

Anche Coldiretti Arezzo mostra il proprio sostegno in seguito al vertice tenutosi il 22 febbraio con l’obiettivo di fermare le speculazioni sui prezzi

Al lavoro contro le pratiche sleali per fermare la speculazione in atto sul prezzo del latte alla stalla che costringe gli allevatori a lavorare sottocosto per l'esplosione dei costi energetici e dell'alimentazione.

"Abbiamo rappresentato la situazione di grave criticità delle stalle toscane ed aretine - spiega Lidia Castellucci, presidente di Coldiretti Arezzo - non possiamo aspettare oltre per fermare la speculazione in atto sul prezzo del latte alla stalla perché a rischio c’è il futuro degli allevamenti ai quali va riconosciuto il giusto compenso che tenga conto dei costi di produzione sempre più alti, dalla bolletta energetica ai mangimi."

Coldiretti dà dunque seguito all’azione di protesta e trasparenza a tutela delle imprese agricole e dei consumatori a tutela delle imprese agricole e dei consumatori incontrando nella mattinata di martedì 22 febbraio il Direttore dell’Ispettorato Centrale Repressioni Frodi del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali della Toscana, Flavio Berilli. L'incontro precede il vertice convocato dal Prefetto di Firenze Valerio Valenti proprio con il Direttore dell'ICQRF Flavio Berilli e la Vicepresidente della Giunta Regionale Stefania Saccardi.

Secondo l’indicatore sintetico Milk Feed, elaborato dall’Ismea, che confronta il prezzo del latte alla stalla con quello di un pasto tipo per le mucche composto da mais e farina di soia, nell’ultimo anno – spiega Coldiretti Toscana - si è scesi sotto la soglia ritenuta "critica", segnale della sofferenza degli allevamenti.

Il latte agli allevatori – insiste Coldiretti – non deve essere pagato sotto i costi di produzione considerato che gli aumenti vanno dal +70% per l’energia con picchi del 110% al +40% per i mangimi. Il costo di produzione del latte ha infatti raggiunto – sottolinea Coldiretti - i 46 centesimi al litro, un costo molto superiore rispetto al prezzo di 38 centesimi riconosciuto a una larga fascia di allevatori. Una crisi che colpisce un sistema che all’anno esprime un valore di oltre 16 miliardi di euro, gestisce 1,6 milioni di capi e occupa oltre 100mila persone.

L’incontro del Presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi, del presidente di Coldiretti Firenze Prato, Roberto Nocentini e del direttore regionale, Angelo Corsetti, con il direttore dell’Icqrf arriva a soli 5 giorni dalla grande mobilitazione avvenuta con la partecipazione di Coldiretti Arezzo; è infatti necessario vigilare contro le pratiche commerciali sleali con l’avvio di una indagine dell’Autorità Ispettorato del Mipaaf su tutte le industrie e le catene della Gdo che stanno speculando sul prezzo del latte e degli altri prodotti.

"Serve – conclude Coldiretti - poi lo sblocco immediato dei pagamenti Agea per aiuti agli allevatori di bovini da latte fermi da agosto 2021, lo sblocco dei pagamenti dei fondi zootecnia Covid del Mipaaf e aiuti per gli allevatori di razze autoctone in crisi a valere sui fondi per le filiere". Coldiretti valuta infine positivamente la convocazione del tavolo del latte da parte del vice presidente regionale, Stefania Saccardi previsto nei primi giorni di marzo.

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