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Economia

A scuola di "cibo senza rischi" con Coldiretti Arezzo

Coppola è stato letteralmente travolto delle decine e decine di domande che gli sono arrivate dagli imprenditori agricoli sui temi trattati e non sono mancati momenti di confronto ed esercitazioni.

“Il cibo deve essere senza rischi” il messaggio che arriva dal question yime organizzato dalla Coldiretti di Arezzo nella sala conferenze dell’AC Hotel cittadina è chiaro e coinciso.

L’associazione di categoria ha voluto fortemente questo momento volto alla formazione delle imprese associate che hanno partecipato in massa alla riunione dedicata all’approfondimento su temi di grande importanza quali la vendita diretta, l’etichettatura e la sicurezza alimentare. A parlarne è stato invitato Ermanno Coppola, responsabile ufficio qualità e certificazione Confederazione Nazionale Coldiretti.

L'intervento della presidente Castellucci e Ermanno Coppola

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I lavori sono stati aperti dal direttore Mario Rossi che ha scelto due immagini simbolo della battaglia di Coldiretti sull’etichettatura per il suo intervento, quella della campagna nazionale lanciata nel dicembre 2000 intitolata “Giù le mani dalla qualità italiana” e quella della petizione “Stop cibo Anonimo” attualmente in corso, con la quale viene richiesto all’Europa di rendere obbligatoria l’indicazione di origine degli alimenti.

“Dal 2000 ad oggi, sono passati quasi 20 anni di impegno continuo e costante - ha esordito Rossi - Non dobbiamo mai dimenticarci del volto di questo ragazzino e di quello che rappresentava nei primi anni 2000, dove eravamo in tutti questi anni, dove siamo stati? Non ci siamo mai fermati, percorrendo l’Italia da nord a sud, dal Brennero al porto di Bari per passare da quello di Ancona, sempre in prima linea per smascherare le frodi alimentare e rimettere sempre al centro il nostro agroalimentare, provando ogni giorno a tutelarlo e a difenderlo con forza, gli unici che abbiamo fatto capire ai consumatori le nostre battaglie mettendoli nelle condizioni di farli decidere. Da quell’espressione contrariata di quel bambino, alla raccolta firme attiva in questi ultimi mesi per richiedere l’obbligo di origine in etichetta alla Ue, noi ci siamo per tutelare il lavoro delle aziende agricole, proteggere la salute dei cittadini, per prevenire le frodi alimentari e garantire i diritti dei consumatori. Coldiretti non è mai arrivata appena mette un tassello, riparte subito e la vittoria della battaglia iniziata nel 2000, sarà nel raggiungere l’obiettivo di un milione di firme dei cittadini europei con la petizione Scegli l’Origine ed ecco perché il Question Time, un momento di approfondimento con la consapevolezza di dare reale supporto alle nostre imprese”. 

Grandissimo interesse dimostrato dalle aziende agricole presenti che hanno partecipato con molta attenzione e grande partecipazione alla lezione.

“Non solo buoni da mangiare, il cibo deve essere sicuro e senza rischi e l’etichettatura è la naturale carta d’identità del prodotto – ha esordito il responsabile confederale Coldiretti della qualità e certificazione Ermanno Coppola - un consumatore ben informato è un consumatore che spreca di meno e che si mette nel solco dell’economia circolare e corretta. E’ nostro dovere, fornirgli tutte le informazioni di cui necessità. E’ opportuno essere aggiornati in materia di vendita diretta ed i primi a doverlo fare in maniera impeccabile siete proprio voi aziende”.

Coppola è stato letteralmente travolto delle decine e decine di domande che gli sono arrivate dagli imprenditori agricoli sui temi trattati e non sono mancati momenti di confronto ed esercitazioni.

“La sicurezza alimentare parte proprio da voi – ha proseguito Coppola – dall’analisi dei rischi e dalle azioni preventive per essere in regola con la normativa vigente, l’esperienza di questi anni dimostra l’importanza di una informazione corretta con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine dei prodotti che va esteso a tutti gli alimenti”.

E’ stato affrontato poi l’argomento della conservazione del raffreddamento del prodotto, quello della somministrazione, e fatto un focus specifico sull’origine igienico sanitaria, tutti aspetti di grande utilità ed attualità.

“La risposta delle nostre aziende a questo momento di confronto è stata chiara e ci fa capire che stiamo andando nella giusta direzione – illustra il presidente di Coldiretti Arezzo Lidia Castellucci – oggi parlare di sicurezza alimentare, etichettatura e tracciabilità è indispensabile ed è doveroso farlo come abbiamo fatto in questa sede, garantendo un colloquio continuo con i nostri soci. Siamo soddisfatti dei risultati che le nostre battaglie ci hanno portato, da ultimo il voto di fiducia alla Camera sul Dl Semplificazioni facendo così diventare legge, l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti i prodotti, ponendo il nostro paese all’avanguardia in Europa nelle politiche per la trasparenza dell’informazione ai consumatori

Dare la possibilità di conoscere finalmente la provenienza della frutta impiegata in succhi, conserve o marmellate, dei legumi in scatola o della carne utilizzata per salami e prosciutti fin ad ora nascosta ai consumatori, ma anche difendere l’efficacia in sede europea dei decreti nazionali già adottati in via sperimentale in materia di etichettatura di origine di pasta, latte, riso e pomodoro è un obiettivo di civiltà che abbiamo raggiunto”

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