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Economia

Il cibo a km zero per gli studenti di Arezzo

Si rinnova il progetto di educazione alla Campagna Amica

La Coldiretti di Arezzo da alcuni anni è impegnata in un progetto che coinvolge alunni delle scuole elementari e medie che partecipano a lezioni in programma nelle fattorie didattiche e nei laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe. Una rete che si muove in maniera capillare sul territorio, coinvolgendo i ragazzi, le famiglie e le scuole di tutta la provincia.

Favorire l'educazione alimentare delle nuove generazioni ma non solo, un percorso alla scoperta dei prodotti locali, rigorosamente a km zero, la stagionalità, la tipicità e la riconoscibilità dell’origine dei prodotti attraverso la lettura delle etichette.

“Nell’era della globalizzazione uno dei danni economici e di immagine più pesanti per i nostri prodotti e per il nostro Paese è il fenomeno delle falsificazioni alimentari che utilizzano parole, colori, località, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per prodotti che con l’Italia non hanno nulla a che vedere – spiega il Direttore di Coldiretti Arezzo Mario Rossi -  per combattere la pirateria alimentare, i conseguenti inganni ai consumatori e valorizzare l’autentico prodotto italiano, la nostra associazione si è battuta con determinazione per l’etichettatura obbligatoria, da estendere a tutti gli alimenti. Un’etichettatura che deve essere ben chiara e leggibile in modo che sia visibile la provenienza del prodotto. L’obiettivo del progetto è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura”.

Il progetto comprende anche degli incontri con le famiglie, ultimo quello che si è tenuto nei giorni scorsi a Loro Ciuffenna, durante il quale è stata portata avanti la petizione Stop Cibo Anonimo per chiedere all’Europa di rendere obbligatoria l’indicazione di origine degli alimenti, lo facciamo per tutelare il lavoro delle aziende agricole, proteggere la salute dei cittadini, per prevenire le frodi alimentari e garantire i diritti dei consumatori.

“I bambini dimostrano grande entusiasmo nel partecipare a questa iniziativa – ha sottolineato Lidia Castellucci, Presidente di Coldiretti Arezzo - vengono coinvolti in attività ludiche che consentono loro di trasferire alcuni importanti concetti legati ad una sana alimentazione. Il progetto “Educazione alla Campagna Amica” è inoltre l'occasione per aumentare la sensibilità delle famiglie in relazione ai temi della filiera corta e della filiera a km0. Ringrazio anche tutte le scuole con le quali collaboriamo e le amministrazioni comunali ed i professionisti e le associazioni coinvolte nel protocollo, tutti dimostrano da anni grande sensibilità verso il tema alimentare e ci consentono di investire sui futuri cittadini-consumatori consapevoli di domani. Per assicurare una migliore alimentazione ma anche per educare le nuove generazioni – si avvia a concludere Castellucci - è importante privilegiare nelle mense scolastiche i cibi locali a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e garantiscono genuinità e freschezza”.

Si prospetta quindi un nuovo anno ricco di novità con il progetto “Educazione alla Campagna Amica” volto a valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura.

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