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Chimet apre le porte ai cittadini. La Cassazione decreta il dissequestro della discarica, Squarcialupi: "Lieto fine per un doloroso contenzioso"

Oltre 450 persone hanno aderito a Fabbrica Aperta 2017 la giornata indetta da Chimet per permettere alla cittadinanza interessata di visitare l'azienda, conoscerne l'attività e approfondire il progetto di “ampliamento dell'attività di recupero di...

Oltre 450 persone hanno aderito a Fabbrica Aperta 2017 la giornata indetta da Chimet per permettere alla cittadinanza interessata di visitare l'azienda, conoscerne l'attività e approfondire il progetto di “ampliamento dell'attività di recupero di metalli preziosi da rifiuti speciali pericolosi e non” che è stato depositato a fine marzo in Regione Toscana insieme allo Studio di Impatto Ambientale.

Oltre a un gruppo di dipendenti e di loro familiari, sono stati soprattutto i cittadini di Civitella in Val di Chiana e di Arezzo a partecipare alle visite guidate dai tecnici Chimet che hanno spiegato loro il percorso che i rifiuti e gli scarti industriali compiono fin dall'entrata nello stabilimento, passando sempre e prima di tutto dal portale per il rilevamento della radioattività.

Tante le autorità aretine presenti. Al termine della visita tutti hanno potuto assistere alla presentazione del progetto di ampliamento che è stato annunciato ai presenti direttamente dal presidente del Cda Sergio Squarcialupi e dalla figlia Maria Cristina che è stato poi illustrato dal coordinatore del gruppo di lavoro l'ingegnere Leonardo Tognotti professore presso il Dipartimento di ingegneria civile e industriale dell'Università di Pisa.

“Ringrazio tutti i partecipanti, i cittadini e le autorità che hanno preso parte alle visite e alla presentazione del nuovo progetto – ha detto Squarcialupi in apertura - Ricordo quando mi laureai in chimica industriale all'università di Bologna, quando nel 1963 fui assunto in UnoAerre iniziai a lavorare in un piccolo locale dedicato all'affinazione nel vecchio stabilimento di via Schiapparelli. La storia inizia lì e dal 1974 prosegue con l'insegna Chimet. Il futuro sta nel progetto di ampliamento che risponde alle esigenze di un mercato mondiale in continua evoluzione e che riconosce il ruolo strategico dell'azienda.”

Il professor Tognotti ha illustrato gli aspetti più significativi dello Studio di Impatto Ambientale dando inizio al processo di divulgazione e di dibattito che poi sarà sviluppato ulteriormente all'interno della procedura di V.I.A e dell'Inchiesta Pubblica di cui Chimet ha chiesto l'attivazione.

Tra gli aspetti affrontati quelli delle emissioni, dell'impatto sulla qualità dell'aria e la riqualificazione paesaggistica. Alla vigilia dell'evento “Fabbrica Aperta” è arrivata la notifica del decreto di restituzione della discarica di Chimet, in esecuzione del dissequestro disposto nell'ambito del procedimento penale apertosi nel 2008 e chiusosi con la recente sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato le precedenti sentenze.

E' il sigillo finale che chiude un doloroso contenzioso. Per Chimet è davvero iniziato un nuovo corso.

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