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Cantarelli, è il giorno della verità. Tra preoccupazione e speranza, pensando alla cassa integrazione

C'è grande apprensione in queste ore per la sorte della Cantarelli che si scriverà all'interno degli uffici del Mise. L'incontro è fissato per le 10:00 alla presenza dei sindacati, della rsu, del commissario Leonardo Romagnoli, dei funzionari...

C'è grande apprensione in queste ore per la sorte della Cantarelli che si scriverà all'interno degli uffici del Mise. L'incontro è fissato per le 10:00 alla presenza dei sindacati, della rsu, del commissario Leonardo Romagnoli, dei funzionari della Regione e del ministero.

Tutti i coinvolti si aspettavano un contatto diverso con il Mise, una pec che comunicasse l'aggiudicatario, ma così non è stato. Non significa nulla, ma in condizioni come queste, ogni minimo movimento passa attraverso i raggi x, per cercare di decifrare una vicenda che è stata nebulosa per un lungo periodo.

Cosa comunicherà il Ministero? Il fallimento? Secondo quanto percepito nell'ultima riunione dell'8 marzo, sembrava più vicina l'assegnazione, visto che i funzionari avevano chiesto documenti più approfonditi al commissario Romagnoli su una delle due offerte presentate. Fermando l'istante a quel momento, in cui abbiamo scritto che c'era un offerente giudicato migliore, il gruppo formato da Pacenti e dai bulgari di Yordanov sembrano i favoriti.

Intanto i lavoratori della Cantarelli sono comunque allo stremo, fiaccati da lunghi mesi di attesa. Più della metà di loro sono in cassa integrazione da tempo. Altro aspetto da non dimenticare, anzi sicuramente una priorità per loro. Le mensilità sono state erogate dal centro anti crisi, cioè da banche che hanno avuto un accordo con il ministero e hanno pagato la cassa integrazione ai lavoratori anche se in realtà il decreto che copre la cassa tra il dicembre 2017 e il 16 marzo 2018 non è stato ancora firmato e così il rinnovo che è scattato il 16 marzo scorso si basa ancora su un secondo decreto che deve essere firmato.

Le incognite non mancano e in queste condizioni resta anche difficile capire quale sia la strada percorribile. Non resta che affidarsi alle analisi più che approfondite che ha fatto il Ministero in base al lavoro del commissario.

Intanto preoccupazione arriva dal sindaco di Cortona Francesca Basanieri,

"Sono stati mesi nei quali ci siamo spesi per favorire una soluzione dignitosa della storia e del patrimonio umano e professionale di Cantarelli. Abbiamo incontrato dirigenti ministeriali, politici, imprenditori, sindacati, lavoratori. Personalmente sto vivendo questa vicenda in maniera profonda per il rapporto che mi lega alle lavoratrici e lavoratori che rimangono il mio primo pensiero. Qualunque siano lo scenario e le possibili soluzioni io resto a fianco dei lavoratori e dei sindacati per trovare la migliore soluzione possibile. È stata una vicenda difficile con dei profili a volte grigi e c’è chi ha fin dall’inizio remato affinché non si trovasse la soluzione giusta per questa grande azienda. E’ chiaro che, come sindaco le mie possibilità di incidere in questa vicenda sono poche, ma io continuerò a stare a fianco dei lavoratori in ogni situazione perché credo ancora nella possibilità che ha questa azienda di avere un futuro. Un’azienda di grande qualità del Made in Italy italiano che ha ancora sul mercato internazionale delle possibilità e queste non devono andare perdute. Ancora una volta faccio appello alla classe imprenditoriale del nostro territorio, così brillante e ricca di talenti, ma anche ai buyers affinché investano sui prodotti Cantarelli e non permettano la scomparsa di questa realtà. Credo sia giunto il momento che tutti, dico veramente tutti, si confrontino seriamente sulle possibilità e soprattutto sulle potenzialità dell’azienda Cantarelli. Non proclami e/o speculazioni ma analisi serie e persone che umanamente e professionalmente abbiano interesse a comprendere l’importanza ed il valore di un’azienda come Cantarelli. Io, come sindaco di Cortona, e sono a disposizione per tutto ciò che è in mio potere. Non lascerò nulla d’intentato. Per Cortona e la Valdichiana, Cantarelli è una sfida che non può essere persa.

Ma anche dal neo parlamentare della Lega Claudio Borghi

“Seguo con apprensione la vicenda dell’azienda di moda aretina Cantarelli, un altro preoccupante caso di eccellenza italiana sul territorio che rischia il fallimento. Un’azienda strategica per il territorio, parte preziosa del tessuto produttivo toscano e del patrimonio Made in Italy, con 250 posti di lavoro a rischio.” Continua Borghi “Sarebbe folle non tentare il possibile per evitarne la chiusura, approntando un piano che sia efficace per individuare investitori e acquirenti validi sul territorio, che abbiano a cuore il rilancio dell’azienda e la sorte dei lavoratori. Non siamo purtroppo nuovi a queste situazioni e tutto ciò non è altro che la conferma della disperata necessità di misure e piani strategici che diano un nuovo impulso alle nostre aziende e ai nostri imprenditori, che riportino finalmente al centro la valorizzazione e la salvaguardia del lavoro e del Made in Italy. Auspico fortemente” conclude il responsabile economico della Lega da Roma “che non sia lontano il giorno della formazione del nuovo Governo, per tornare finalmente a dare risposte concrete alle aziende italiane e a fare l’interesse dei nostri lavoratori”.
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