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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Cantarelli: ancora una manciata di giorni per evitare il fallimento. Dal sindacato: "Il Ministero faccia la sua parte"

"Attendiamo impazienti notizie dal Ministero". Le parole sono quelle dei rappresentanti sindacali della Filctem Cgil gli stessi che, nei mesi passati, hanno curato e vissuto insieme ai dipendenti la tormentata vicenda della Cantarelli. La...

"Attendiamo impazienti notizie dal Ministero".

Le parole sono quelle dei rappresentanti sindacali della Filctem Cgil gli stessi che, nei mesi passati, hanno curato e vissuto insieme ai dipendenti la tormentata vicenda della Cantarelli.

La prestigiosa azienda, leader nel settore delle confezioni per uomo, è ad un passo dal fallimento. Ad oggi, dopo l'arrivo del commissario Leonardo Romagnoli, non vi sarebbero delle offerte di acquisto giudicate attendibili e conformi alle esigenze dell'azienda.

In passato, tra i vari soggetti che si sono detti interessati a rilevare il marchi, sono circolati nomi di vario tipo. Ci sarebbero state anche proposte da parte di aziende cinesi ma per le quali non si è mai concretizzato alcun accordo. Da ultimo poi, ecco che nella tarda serata di ieri è giunta alla nostra redazione una e-mail da parte di Alessandro Proto.

Immobiliarista e manager della Proto Group che si è detto pronto a fare un'offerta per la Cantarelli.

Il passato del soggetto in questione, così come lo si evince digitandone il nome su Google, è più che discusso ma, stando al contenuto della lettera inviata un suo manager di fiducia parteciperà anche ad un ipotetico incontro al Mise, fissato per martedì prossimo.

"Qualsiasi opportunità - dichiarano dalla segreteria della Filctem Cgil di Arezzo di fronte al rincorrersi di notizie non confermate ufficialmente e relative alla presenza di nuove manifestazioni di interesse all'acquisto dell'azienda Cantarelli - è ben accolta purché sia nell'interesse dei lavoratori e abbia le caratteristiche della serietà, della concretezza e della trasparenza. Siamo giunti allo snodo cruciale di una vertenza lunga e complessa. Ben venga, quindi, qualsiasi opportunità anche se arriva a tempo scaduto. Attendiamo con impazienza notizie dal Ministero dello Sviluppo Economico al quale unitariamente le organizzazioni sindacali hanno richiesto un incontro: non è più il momento della riservatezza ma della chiarezza".

Di fatto sulla crisi del colosso di Terentola, che conta 250 dipendenti, si è nuovamente pronunciato il tribunale di Arezzo che ha concesso tempo fino a giovedì 17 maggio. Entro quella data dovranno arrivare concreti segnali da parte del Ministero dello sviluppo economico il quale ha il compito di indicare il percorso da seguire affinché il sito produttivo possa continuare a vivere.

Un ultima concessione che permetterà di recuperare ancora un po' di tempo prima di dover ricorrere all'avvio della procedura fallimentare.

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