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Cantarelli ancora col fiato sospeso. Sindacati convocati dal Mise: vendita o fallimento

Il 28 marzo sarà all'interno del ministero dello Sviluppo Economico che i sindacati aretini, così come rappresentanti della Regione Toscana e il commissario Leonardo Romagnoli, affronteranno il futuro della Cantarelli. L'azienda aretina, il...

Il 28 marzo sarà all'interno del ministero dello Sviluppo Economico che i sindacati aretini, così come rappresentanti della Regione Toscana e il commissario Leonardo Romagnoli, affronteranno il futuro della Cantarelli.

L'azienda aretina, il gioiello delle confezioni per uomo made in Arezzo, ormai da anni attende di conoscere il proprio destino.

250 i lavoratori, circa metà dei quali in cassa integrazione, che giorno dopo giorno dall'arrivo del curatore fallimentare seguono i risvolti di una vicenda epica quanto tortuosa.

Dopo innumerevoli vicissitudini, oggi la Cantarelli è arrivata ad un bivio: cessione o chiusura.

L'ipotesi peggiore è quella che prevede la dichiarazione di fallimento e che il Mise scelga di accompagnare l'impresa al capolinea dopo un lungo percorso durante il quale non è stato individuato un acquirente competente e affidabile secondo i canoni previsti.

Viceversa, il ministero potrebbe anche decidere di procedere con la pre-assegnazione alla Men's Fashion, realtà che da tempo si è fatta avanti per risollevare le sorti della Cantarelli. Ipotesi che restano tali al momento.

Una certezza però è l'ultima data già messa nell'agenda del tribunale di Arezzo. Il 12 aprile il destino dell'azienda verrà discusso davanti ad un giudice. O entro quella data viene avviata la procedura di vendita oppure scatta il percorso che porterà al fallimento.

Ma prima i sindacati si troveranno di nuovo davanti ad un tavolo. Questa volta nessuno di loro ha chiesto alcun incontro ma sono stati convocati. Sul tavolo l'ordine ancora una volta la Cantarelli e l'amministrazione straordinaria.

Dopo il sit in che ha portato rappresentanti e lavoratori a Roma erano state richieste ed ottenute spiegazioni sul cronoprogramma ministeriale. Sempre nella stessa circostanza era stato sollecitato il dicastero affinché le procedure di valutazione potessero essere velocizzate.

E poi ecco che il 22 marzo è arrivata nella casella della posta elettronica dei sindacati una e-mail con la convocazione per mercoledì 28 marzo.

Sul tavolo ancora una volta la Cantarelli e il suo futuro.
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