Camerieri e cuochi: ne mancano 200. Federico Vestri: "Pronto ad assumere ma molti rifiutano"
La testimonianza del noto imprenditore della ristorazione aretina che, recentemente, attraverso i social ha lanciato l'appello per cercare nuova forza lavoro
Camerieri, cuochi e lavapiatti cercansi disperatamente. Tra gli effetti del post pandemia (e non solo) c’è anche la difficoltà del ricambio di forza lavoro adibita al comparto della ristorazione. Nell’Aretino, secondo una recente stima effettuata dalla Tni (Tutela Nazionale Imprese), all’appello mancherebbero oltre 200 addetti. “La situazione è drammatica - specifica Federico Vestri, presidente dei ristoratori dell’associazione commercianti aretina nonché apprezzato imprenditore del settore - personalmente ho bisogno di quattro, cinque, addetti tra sala e cucina. Sono mesi che lavoriamo con meno personale di quanto ne avremmo bisogno. Addirittura conosco colleghi che hanno rinunciato a prenotazioni perché in difficoltà con l’organizzazione del servizio”.
Una situazione, come riportato da Vestri, comune a moltissime realtà della ristorazione aretina che, all’indomani della “ripartenza” si trovano a fare i conti con una penuria di personale. A testimonianza di questo trend ci sono le innumerevoli offerte di lavoro e gli annunci che compaiono in siti specializzati e piattaforme social. Una difficoltà che Federico, titolare di Crispi’s, Ipokeyou e Easyburger, conosce bene nonostante la sua esperienza trentennale nel settore. “Recentemente - spiega ancora Federico - ho pubblicato un annuncio dove offro lavoro come cameriere, sia a tempo indeterminato che non, a chiunque abbia voglia di mettersi a disposizione. I requisiti richiesti sono: voglia di imparare, cortesia nei confronti della clientela e premura. Il mio obiettivo è quello di ampliare lo staff in modo da rafforzare la squadra. Offriamo un ottimo contratto di lavoro e siamo disposti a venire incontro alle esigenze personali”. Ma nonostante tutto la ricerca non è semplice. “Da quanto emerso in vari colloqui che ho condotto con persone che hanno risposto agli annunci - spiega - è emerso che c’è poca disponibilità a lavorare nelle fasce serali e nel weekend ma, ad esempio, nel caso del Crispi's, dove sono alla ricerca cerco addetti, è impossibile essere occupati in fasce orarie differenti. In altre occasioni, c’è chi mi ha detto che se avesse accettato la mia offerta, e quindi fosse stato assunto regolarmente, avrebbe perso i sussidi. Insomma, una serie di difficoltà aggiuntive che rendono la ricerca in salita”.
Va da sé che tale condizione, alla vigilia della riattivazione della zona pedonale del centro storico, l’avvio della movida estiva e il ritorno di frotte di turisti, non rende la vita facile a chi opera nel settore. “Sì, un po’ siamo preoccupati - conclude - adesso la penuria di personale si traduce con difficoltà ad assolvere a tutte le richieste ma, alla lunga, potrebbe anche spingere gli imprenditori ad assumere atteggiamenti più cauti e meno propositivi. Anche noi abbiamo bisogno di stabilità e siamo pronti a fare la nostra parte per rendere l’ambiente di lavoro un luogo sicuro, piacevole e dove il dipendente venga adeguatamente retribuito. Chiunque avesse voglia di lavorare con noi può inviare il curriculum a infocrispis@alice.it o portarcelo ai locali”.