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Economia

Esteso il bonus carburante agricolo. Cia: “Bene ma è un provvedimento tampone"

Il quadro resta fortemente preoccupante, segnato dall’inflazione che continua a correre e da una bolletta elettrica che  continua ad impennarsi, con conseguenze sempre più drammatiche sui bilanci delle aziende agricole e delle famiglie

“Il credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute dalle imprese agricole   per l’acquisto di carburante è stato esteso anche all’ultimo trimestre 2022”. Lo annuncia Massimiliano Dindalini, direttore Cia, commentando la situazione generata dai forti rincari energetici con cui devono fare i conti aziende agricole e agriturismi. “Mentre il caro energia corre mettendo sempre più in difficoltà i bilanci delle imprese del settore, col il DL Aiuti ter arriva l’ulteriore misura tampone, fortemente sollecitata da Cia nazionale. Vale per le spese sostenute da ottobre a dicembre non solo per i mezzi ma anche per il riscaldamento di serre e fabbricati produttivi. È un ulteriore provvedimento emergenziale contro il caro energia, che necessita di essere affrontato in modo più deciso  con le misure che la nostra organizzazione ha già illustrato ai nuovi eletti a livello nazionale, regionale e territoriale”, continua Dindalini.

Il quadro resta fortemente preoccupante, segnato dall’inflazione che continua a correre e da una bolletta elettrica che  continua ad impennarsi, con conseguenze sempre più drammatiche sui bilanci delle aziende agricole e delle famiglie.

“Il tempo è scaduto – aggiunge la presidente Serena Stefani - Abbiamo assolutamente bisogno di stabilità, con un nuovo governo capace di  mettere in campo misure strutturali anticrisi che possano ridare fiducia a imprese e cittadini. Il caro-energia ha ormai raggiunto livelli insopportabili e sono decine le aziende che, anche nella nostra provincia, rischiano di chiudere perché non sono più in grado di sostenere nuovi aumenti dei costi. Nel frattempo, le famiglie continuano a perdere potere d’acquisto, per colpa di prezzi sempre più alti, anche per comprare il cibo, con i beni alimentari cresciuti dell’11,5% a settembre sullo scaffale del supermercato, senza alcun vantaggio per gli agricoltori. È indispensabile soprattutto lavorare per un blocco del prezzo del gas e per autorizzare le imprese agricole a immettere in rete energia elettrica prodotta con il fotovoltaico oltre i propri livelli annui di autoconsumo”.

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