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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Bekaert, i dettagli dell'accordo: impegno per reindustrializzare il sito e riassorbire i lavoratori

Siglato a Roma al Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni nazionali e regionali, l’accordo tra azienda Bekaert e organizzazioni sindacali sul piano sociale teso ad attenuare l’impatto della cessazione...

Siglato a Roma al Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni nazionali e regionali, l’accordo tra azienda Bekaert e organizzazioni sindacali sul piano sociale teso ad attenuare l’impatto della cessazione delle attività produttive del sito di Figline, che occupava 318 dipendenti di cui molti residente in provincia di Arezzo.
Con l’accordo - si legge in una nota dell'azienda - che prevede anche l’attivazione dei nuovi ammortizzatori sociali per cessazione, si conclude positivamente la procedura di licenziamento collettivo avviata dalla società nello scorso giugno. Il piano prevede una pluralità di strumenti, incentivi e attività finalizzati alla reindustrializzazione del sito e al ricollocamento dei lavoratori e vede la partecipazione attiva, nel rispetto delle reciproche competenze, di tutti i soggetti coinvolti (azienda e associazioni datoriali, istituzioni, sindacati e dipendenti).

“Siamo soddisfatti che l’impegno congiunto di Azienda, Sindacato e Istituzioni abbia permesso di individuare una soluzione condivisa” ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Bekaert Italia, Roberto Secchi.

La nota dell'azienda
Per la tutela dei lavoratori coinvolti, le parti hanno concordato:

Di promuovere la reindustrializzazione del sito dando seguito al percorso, già avviato insieme all’Advisor specializzato incaricato dalla Società, di ricerca e selezione di uno o più soggetti aziendali, a livello sia nazionale che internazionale, che possano subentrare a condizioni incentivate negli impianti dismessi con un piano industriale solido, tempistiche accettabili e assorbendo il personale o parte di esso. Il Governo si è inoltre impegnato a fornire assistenza coinvolgendo partner istituzionali ad hoc per sostenere il progetto dell’eventuale Investitore e per promuovere sinergie con le altre istituzioni coinvolte (Regione Toscana, Area Metropolitana Firenze e Comune di Figline e Incisa Valdarno) in modo da rendere disponibili tutti gli strumenti e gli incentivi possibili per la reindustrializzazione del sito e il ricollocamento del personale;

Di favorire il ricollocamento attivo dei lavoratori attraverso un Programma di Continuità Occupazionale (Pco) che prevede la ricerca da parte dell’Advisor aziendale, col supporto delle Istituzioni e Confindustria regionali, nel territorio di Figline o limitrofo di aziende interessate ad assumere a condizioni incentivate e l’individuazione di percorsi di riqualificazione professionale in linea con le esigenze specifiche del mercato del lavoro del territorio;

Di favorire il ricollocamento presso altre società del Gruppo Bekaert, in Italia e all’estero;

Di mantenere in funzione il sito e proseguire le attività fino al mese di dicembre 2018;

L’avvio delle procedure per l’attivazione dei nuovi ammortizzatori sociali per cessazione per la durata di dodici mesi, con sospensione dell’attività lavorativa a zero ore, a decorrere dal primo gennaio 2019.

L’Azienda garantisce inoltre misure di incentivazione all’esodo per coloro che sceglieranno l’esodo volontario.

La Società riporterà trimestralmente al Governo e alle Organizzazioni Sindacali lo stato di avanzamento delle azioni intraprese e delle opportunità emerse.

L’Accordo siglato avrà efficacia all’approvazione dell’Accordo stesso da parte dei lavoratori del Sito di Figline Valdarno.

Il commento di Enrico Rossi, Governatore della Toscana:
"L'accordo per la concessione della cassa integrazione ai dipendenti della Bekaert di Figline Incisa è positivo ed è il frutto della capacità di mobilitazione mostrata dai lavoratori che sono riusciti a coinvolgere nella loro lotta il territorio, facendo del loro caso una questione nazionale, fino a riuscire a far approvare il decreto che permette, in deroga al job act, di concedere la cassa integrazione per cessazione di attività". E' questo il primo giudizio del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, dopo aver appreso i contenuti dell'Accordo siglato questa notte al Ministero dello sviluppo economico dai rappresentanti del Ministero, dall'azienda, dalle organizzazioni sindacali, dalla Regione Toscana Toscana e da Arti, l'Agenzia regionale toscana per l'impiego. "Questa conquista – aggiunge Enrico Rossi – ha rimediato ad un gravissimo errore compiuto dal precedente Governo relativamente ai nuovi ammortizzatori sociali, che consentivano il licenziamento enbtro 90 dall'avviso di chiusura delle attività. La nuova situazione non solo tutela maggiormente i lavoratori anche sotto il profilo economico rispetto alla Naspi, ma soprattuttto consente di avere un tempo adeguato per mettere in campo nuovi progetti di reindustrializzazione dell'area produttiva di Figline Incisa".

La nota della Uilm

E' stato firmato ieri notte al Mise l'accordo di chiusura della procedura di licenziamento per cessazione d'attività aperta dall'azienda. Adesso comincia la fase cruciale e delocata di reindustrializzazione dello stabilimento di Figline Valdarno.
"Abbiamo chiesto ad azienda ed istituzioni il tempo necessario per la continuità occupazionale del sito Bekaert di Figline Valdarno, e abbiamo ottenuto di continuare a produrre fino a fine anno e la cassa integrazione per tutto il 2019, spostando la chiusura del sito dal 3 settembre 2018 al 31 dicembre 2019 e scongiurando i licenziamenti - è il commento del Segretario responsabile UILM Firenze Arezzo Davide Materazzi - Adesso dobbiamo chiedere e pretendere una concreta e stabile reindustrializzazione che salvaguardi la totalità dei posti di lavoro, e non solo dei 318 lavoratori coinvolti, onde evitare e scongiurare l'impoverimento occupazionale ed industriale dello stabilimento ex-Pirelli e di tutto il Valdarno". "L'accordo verrà sottoposto nei prossimi giorni al giudizio dei lavoratori - dice Giuliano Poggialini, delegato UILM della RSU - Dal 22 Giugno, data dell’inizio della procedura di licenziamento, ad oggi abbiamo fatto un miracolo sindacale garantendo a tutti e 318 lavoratori la cassa integrazione e un piano sociale che, in presenza dell’ammortizzatore sociale, non è stato facile contrattare. Ora il nostro futuro dipenderà dalla reindustrializzazione dello stabilimento che ad oggi non è per niente scontata e dovremo continuare a lavorare e vigilare per la salvaguardia e il futuro di tutti e 318 lavoratori".

Il commento della Cgil



“Dopo un lunghissimo confronto con la direzione della Bekaert, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, sì è raggiunto l'accordo che scongiura i licenziamenti di 318 lavoratori e che getta le basi per il processo di reindustrializzazione. L'azienda si fa carico di riorganizzare e proseguire la produzione, fino al 31 dicembre 2018, e formalizza la contestuale richiesta di utilizzo della cassa integrazione per cessazioni di attività, che produrrà i suoi effetti per tutto il 2019.

Sono previsti una serie di incentivi per i lavoratori che vanno in pensione, che scelgono la strada dell'esodo incentivato, e che attraverso il processo di reindustrializzazione e di ricollocazione trovano un nuovo lavoro. Recepito un capitolo specifico in materia di formazione e riqualificazione professionale finalizzata alla ricollocazione del personale. Definite le modalità di monitoraggio periodico, in sede ministeriale, con un ruolo attivo delle organizzazioni sindacali, in materia di reindustrializzazione e di ricollocazione dei lavoratori. Il primo incontro di verifica sarà entro il 2018, con l'intento di valutare, dal punto di vista tecnico le varie manifestazioni di interesse, finalizzate al rilancio del sito di Figline Incisa Valdarno, che si sono palesate a seguito dell'annuncio della chiusura dello stabilimento. È prevista per le prossime ore l'assemblea per l'illustrazione dell'accordo e per organizzare il referendum per la validazione dell'intesa.

Siamo soddisfatti che una vertenza complessa come la Bekaert si sia conclusa positivamente. La lotta dei lavoratori della Bekaert ha avuto il merito di sollevare la necessità del ripristino della cassa integrazione per cessazione di attività, eliminata dal Jobs Act, e questo andrà a vantaggio di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori”.

Daniele Calosi, Segretario Generale della Fiom- Cgil Firenze
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