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Banca Etruria, Vannetti: "Trattati come figli di un Dio minore, ma siamo imprenditori e guardiamo avanti"
Nel coro di commenti sull’argomento Banca Etruria, Confartigianato Arezzo, attraverso le parole del suo presidente, Ferrer Vannetti, ha una posizione molto precisa da esprimere: “Rispetto a questa vicenda – interviene Vannetti - se si guarda con...
Nel coro di commenti sull'argomento Banca Etruria, Confartigianato Arezzo, attraverso le parole del suo presidente, Ferrer Vannetti, ha una posizione molto precisa da esprimere: "Rispetto a questa vicenda - interviene Vannetti - se si guarda con attenzione a quello che si legge sulla stampa, anche rispetto ad altri istituti bancari, soprattutto se andiamo a guardare indietro, dovremmo pensare di aver subito la sorte di quelli che vengono definiti 'figli di un Dio minore'. Ma non è questo che ci interessa". E prosegue: "Noi siamo imprenditori - spiega - e dobbiamo essere consapevoli che le nostre speranze sono nel futuro, nel costruire giorno per giorno la nostra fortuna, e per questo dobbiamo poter cogliere tutte le opportunità che si presentano, e se una di queste si chiama Ubi banca, ben venga, anche perché non si tratta di una banca di secondo piano, al contrario di un gruppo importante e in grande crescita".
"E' determinante allora - insiste Vannetti - che chi arriva ad investire in questo territorio, trovi una realtà viva e collaborativa, affinché Arezzo e il suo sistema economico possano dimostrare quell'importanza e quelle capacità imprenditoriali che gli sono proprie".
La conclusione è questa: "Solo cosi - spiega ancora Vannetti - mantenendo una forte autonomia gestionale dei nuovi funzionari che governeranno la Banca ad Arezzo, questa potrà tornare ad essere un volano di sviluppo per il nostro sistema economico".