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Banca Popolare di Cortona, utile netto di 2,1 milioni. Dividendo da 50 cent per azione

Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Cortona ha approvato il bilancio dell’esercizio 2015 con un utile netto di 2.104.934 euro, in significativo progresso (+ 106,98%) rispetto ai 1.016.904 euro dello scorso esercizio. Questo...

Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Cortona ha approvato il bilancio dell’esercizio 2015 con un utile netto di 2.104.934 euro, in significativo progresso (+ 106,98%) rispetto ai 1.016.904 euro dello scorso esercizio. Questo risultato permette di proporre all’assemblea dei soci un dividendo di 0,50 euro per azione, ed un incremento del prezzo dell’azione di euro 0,25.

In un anno molto complesso per l’economia e per l’industria bancaria, riferisce il presidente Burbi, la banca ha evidenziato ottimi progressi in tutti i principali indicatori, compreso il numero dei soci che continua progressivamente ad aumentare. Basti considerare che negli ultimi 5 anni è aumentato di 605, portandosi da 2.171 a 2.776. Quest’anno altri 50 hanno deciso di credere nelle potenzialità della nostra Banca. Per questo motivo è sempre crescente l’attenzione al Socio, con le iniziative specifiche e con gli strumenti finanziari a loro dedicati, ma anche con una remunerazione sicuramente interessante. E’ un segno di gratitudine verso chi ha creduto e continua a credere su questa nostra azienda. Passando agli altri numeri: il prodotto bancario complessivo, riferisce il Direttore Calzini, è cresciuto del 2,26%, un ottimo risultato se si considera l’enorme sforzo che la Banca ha prodotto per la migrazione al nuovo sistema informativo. Gli impieghi alla Clientela crescono dello 0,88%. Molto interessante è il dato della raccolta diretta da clientela che cresce di un ottimo 6,87%. Questo è un segno tangibile, una misura di quanti credono nella solidità e nelle potenzialità della nostra Banca.

Sul fronte reddituale, il margine di interesse si mantiene sostanzialmente stabile, - 0,38%, mentre le commissioni nette aumentano del 1,28%. Il margine di intermediazione, grazie anche al sostanzioso contributo delle plusvalenze realizzate sui titoli, cresce del 7,77%. L’aggregato dei costi operativi, voce 200 del conto economico, diminuisce del 7,78%.

Aumentano anche i crediti deteriorati: il rapporto rispetto al totale dei crediti passa dal 14,23% al 15,96%. La Banca ha destinato molte risorse all’incremento della propria solidità. Notevole il provisioning dei crediti, con svalutazioni a carico del conto economico che ammontano ad euro 5.683 mila. Questo ha permesso di portare la percentuale di copertura complessiva dei crediti deteriorati dal 35,82% al 39,33%. Molto buona è la copertura delle sofferenze che si attesta al 53,73 %.

Significativo è l’incremento del patrimonio netto, + 3,85%, e del patrimonio di vigilanza, + 7,32%. Il CET 1 ratio si attesta al 16,44% (nel 2014 era del 15,18%) e il total capital ratio al 16,81% (nel 2014 era del 15,80%).

Con la proposta formulata dal Consiglio il dividend yield, cioè il rapporto tra il dividendo (euro 0,50) ed il prezzo dell’azione (euro 33,00), è del 1,52%; nel 2014 era stato del 1,21%.

Da ultimo, ma non per importanza, il sostegno a tutte le attività sociali, culturali, e di volontariato. L’impegno della Banca è stato molto significativo anche quest’anno. Ma il presupposto perché ciò possa avvenire anche in futuro - riferisce Burbi - è che la Banca continui nel suo percorso virtuoso di crescita e prosperità.

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