Banca Etruria, via alla riorganizzazione: 32 capofila e 140 filiali. Ottimismo per i contratti a termine
In attesa di comprendere appieno quel che succederà in Banca Etruria, ieri il nuovo amministratore delegato Roberto Bertola, ha incontrato i dipendenti. Da oggi parte la riorganizzazione delle filiali e sotto il profilo occupazionale la svolta è...
In attesa di comprendere appieno quel che succederà in Banca Etruria, ieri il nuovo amministratore delegato Roberto Bertola, ha incontrato i dipendenti. Da oggi parte la riorganizzazione delle filiali e sotto il profilo occupazionale la svolta è stata positiva.
“Ci è stato presentato il nuovo ad – spiegano dalla Fabi - il quale dovrà traghettare, nei prossimi mesi, la nuova banca verso un’aggregazione”. E l'ottimismo è palpabile: “esprimiamo soddisfazione per il perfezionamento della tanto attesa operazione di risanamento, che ha consentito la messa in sicurezza di tutti i posti di lavoro. Al nuovo Ad abbiamo evidenziato lo spirito di abnegazione e sacrificio, dimostrato da tutti i colleghi in questi ultimi difficili 24 mesi, e chiesto un rilevante ed immediato supporto comunicativo per chi da domani si troverà ad affrontare uno scenario tanto inedito quanto complesso”.
La Fisac Cgil, attraverso il proprio segretario di coordinamento Riccardo Fois, commenta: “Guardiamo con ottimismo a questa svolta arrivata in extremis. Ci è stata garantita la salvaguardia di tutti i posti di lavoro”. Ci sono poi una cinquantina di dipendenti a tempo determinato, la cui posizione sarà valutata ad inizio 2016, ma le sensazioni del sindacato sono buone. “Superata questa prima fase di assestamento – chiude Fois – cercheremo di affrontare le altre priorità, che sono la stabilizzazione dei giovani e l'abbassamento delle giornate di solidarietà. Cercando poi di inserire altri dipendenti – rimasti al momento fuori – all'interno del fondo di solidarietà”.
La riorganizzazione
Intanto parte oggi la riorganizzazione che non prevede tagli al personale, né alle filiali, né riduzioni di orario agli sportelli, ma il nuovo modello dovrebbe garantire procedure più snelle sul fronte creditizio. Delle 5 direzioni territoriali, come già detto, ne sono rimaste tre. Prima erano Bologna (Nord e Adriatico), Arezzo (provincia di Arezzo), Perugia (Toscana Sud e Umbria), Livorno (Toscana nord), Roma (Centro Italia); sono sopravvissute Perugia (Nord Est, ovvero Umbria, Marche, Lombardia ed Emilia Romagna); Arezzo (Toscana); Roma (Centro, ovvero Lazio e Molise).
All'interno di ogni area territoriale sono stati individuati alcuni uffici principali, le cosiddette banche capofila. In tutto sono 32, la direzione che ne ha il maggior numero è quella toscana con 17. Sono le banche principali, punto di riferimento del territorio, con circa 10-12 dipendenti ciascuna.
Sotto le capofila ci sono le filiali standard, ognuna con il proprio titolare, da circa 5 dipendenti l'una. In tutto sono 65.
Al livello più basso ci sono le filiali base, che sono anche quelle più capillarmente distribuite sul territorio: sono 75, non hanno titolare (è quello della capofila di riferimento) e contano circa 3 dipendenti l'una.
Di seguito la localizzazione delle 17 capofila toscane
PROVINCIA DI AREZZO
Arezzo città:
1. Via Crispi2. Via Dal Borro
3. Saione4. Via Montefalco
Casentino
5. Bibbiena6. Poppi
Valdichiana
7. Castiglion Fiorentino8. Foiano della Chiana
Valdarno
9. San Giovanni Valdarno Valtiberina10. Sansepolcro
RESTO DELLA TOSCANA
Provincia di Firenze:
11. Empoli12. Spicchio-Sovigliana
Provincia di Siena
13.Montepulciano14. Siena
Provincia di Grosseto
15.Grosseto Provincia di Livorno16. Livorno
Provincia di Prato
17. Prato @MattiaCialini