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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Banca Etruria, la Fabi: "Il territorio sia unito e si faccia sentire"

Comunicato della Fabi con dichiarazione di Fabio Faltoni, dipendente e sindacalista in Nuova Banca dell'Etruria e segretario provinciale della FABI - Federazione Autonoma Bancari Italiani. Stakeholder, quante volte abbiamo letto nei bilanci delle...

Comunicato della Fabi con dichiarazione di Fabio Faltoni, dipendente e sindacalista in Nuova Banca dell'Etruria e segretario provinciale della FABI - Federazione Autonoma Bancari Italiani.

Stakeholder, quante volte abbiamo letto nei bilanci delle banche, nelle interviste ai presidenti o nei report giornalistici, questa strana parola, difficile anche da pronunciare. Con essa si vogliono indicare tutti i "portatori di interesse" rispetto ad una banca: dipendenti, soci, clienti, fornitori, aziende, insomma, territorio in senso lato. Ed è il caso che il "territorio", così spesso evocato, cominci a far sentire la sua voce, in maniera unita, come si trattasse di un unico stakeholder, come un unico rappresentante di tutti i portatori di interesse. Infatti, il territorio avrà sempre bisogno di una banca con salde radici, con una bella rete di filiali, e anche con centri decisionali vicini. Non è il momento di abbandonarsi alla rassegnazione che tutto sia compiuto, ma è invece il caso di organizzare una forte mobilitazione territoriale al fine di non disperdere tutto quel forte, importante e storico legame che in più di un secolo BancaEtruria ha rappresentato per tutti. Dal canto loro, la Fabi e tutte le varie sigle sindacali sono costantemente impegnate con il presidente Nicastro per la tutela dei posti di lavoro, delle professionalità dei lavoratori e per salvaguardarne la futura mobilità. Ma è opportuno, secondo il nostro modesto parere, che a tale attivismo, diciamo "interno", cominci ad affiancarsi un impegno altrettanto deciso e, soprattutto corale, delle istituzioni, degli enti locali, delle associazioni di categoria e di tutti i rappresentanti politici. Magari, a puro titolo di esempio, costituire fra tutti questi soggetti una consulta che diventi interlocutore privilegiato del presidente delle quattro banche, con il quale stabilire fin da subito dei momenti di incontro, facendo sentire - in maniera costruttiva e univoca - la pressione di tutto un territorio. E poi, continuare tale azione con il compratore. Una "lobby del territorio" che guardi al futuro di Nuova Banca Etruria, senza trascurare quell'altra fondamentale parte di attività che riguarderà il recupero delle sofferenze, altro capitolo molto delicato per i territori. Come sappiamo, il compratore per Nuova Banca Etruria dovrà essere individuato entro il 30 settembre. Si parla sempre più insistentemente di Fondi stranieri molto quotati, e si parla sempre più insistentemente di vendita "in blocco" delle quattro banche accomunate dalla "risoluzione" del 22 novembre scorso; però, trattandosi di una procedura di vendita riservata, per avere certezze sul nome c'è ancora da aspettare, ma non è escluso che venga fuori prima di fine estate. Per questo, sarebbe sbagliato abbandonarsi nell'attesa, aspettando un destino ineluttabile.
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