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Economia

Banca Etruria. In 400 da Federconsumatori: "Ad Arezzo persi 15 milioni di euro"

Spariti. Volatilizzati in una manciata di ore. I risparmi di una vita, investiti nelle obbligazioni subordinate di Banca Etruria, sono andati in fumo in un battito di ciglia. Dieci giorni fa il Consiglio dei Ministri approvava il decreto salva...

Spariti. Volatilizzati in una manciata di ore. I risparmi di una vita, investiti nelle obbligazioni subordinate di Banca Etruria, sono andati in fumo in un battito di ciglia.

Dieci giorni fa il Consiglio dei Ministri approvava il decreto salva banche e centinaia, migliaia, di risparmiatori hanno ricevuto tutti la stessa tremenda chiamata: "I suoi soldi non ci sono più".

I capitali investiti in quei titoli che gli esperti hanno sempre indicato come "ad alto rischio", sono stati azzerati e adesso non valgono più il becco di un quattrino. Ad Arezzo sono già 400 coloro che si sono rivolti alla Federconsumatori per tentare in qualche modo di riuscire a recuperare quanto perduto. Uomini, donne, piccoli e grandi risparmiatori si sono messi in fila davanti agli sportelli della sede aretina dell’associazione per cercare una soluzione. Soltanto nel territorio aretino, stando alla stima fatta nelle ultime giornate proprio da Federconsumatori sulla base delle richieste di intervento accolte, sono andati in fumo tra 10 e i 15 milioni di euro. pietro-ferrari-federconsumatori2“Si tratta di persone che sono state gabbate con la storia delle subordinate – spiega Pietro Ferrari di Federconsumatori Arezzo – Sono state messe in ginocchio due volte. Prima con l’aumento di capitale che hanno dovuto sottoscrivere e poi con il completo azzeramento delle subordinate. Tra l’altro, abbiamo constato che molti dei detentori di questi titoli hanno un profilo personale a bassissimo rischio e conservativo mentre le obbligazioni subordinate sono l’esatto contrario. Molti degli aretini che si sono presentati ai nostri sportelli non avevano la minima idea dei rischi a cui andavano incontro. C'è addirittura chi ha investito il tfr su questi titoli. Oggi arrivano da noi in lacrime e non capiscono che cosa sia andato storto. Noi siamo pronti a presentare un esposto alla Procura della Repubblica”. La disperazione di centinaia di aretini si aggiunge dunque all’amarezza per essere stati protagonisti, loro malgrado di una vicenda inattesa quanto inaspettata per la gente comune. “Capiamo lo stato d’animo di queste persone – prosegue Pietro Ferrari – faremo del nostro meglio per riuscire a risolvere la loro situazione. Vogliamo inoltre ricordare che adesso Banca Etruria è stata completamente ripulita dai vecchi debiti. La nostra associazione non ha mai invitato, ne mai lo farà, a chiudere conti correnti attivi presso questo istituto”. banca-etruria6 Come riportato da Repubblica.it, secondo i calcoli di Reuters, ammontano a circa 790 milioni di euro le obbligazioni subordinate di Banca Marche, Banca Etruria, Cassa di risparmio di Ferrara e Cassa di risparmio di Chieti, che sono oggetto di riduzione o sono state liquidate nel contesto del salva-banche. Il decreto, per altro, verrà a breve integrato alla legge di Stabilità. A queste, si aggiungono le perdite degli azionisti. Federconsumatori: “30 mila risparmiatori toscani hanno perso dai 15 ai 20mila euro a testa” Nel frattempo proprio ieri, un gruppo di circa dieci risparmiatori di Banca Etruria si è recato presso la sede del Partito Democratico di Empoli. Lo scopo è quello di sensibilizzare la politica e far sì che possano essere applicate delle manovre per tutelare i risparmiatori colpiti. In calendario, dopo la giornata di ieri, è stato messo anche un viaggio verso Roma a Montecitorio.

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