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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Assunzioni, dicembre nero: calo del 30 per cento rispetto allo scorso anno

Il rapporto Excelsior stima che saranno 890 le nuove assunzioni a dicembre. Oltre 3800 invece i contratti previsti nel trimestre dicembre-febbraio

Oltre tremila ottocento nuove assunzioni nel trimestre dicembre 2020 febbraio 2021 e quasi novecento nel solo mese di dicembre. Sono quelle programmate dalle imprese della provincia di Arezzo. Sono questi i dati che emergono al rapporto Excelsior del dicembre 2020 che punta l'obiettivo sulla questione occupazionale. Numeri che risultano in calo rispetto al periodo appena trascorso e allo scorso anno (oltro 440 assunti in meno), ma nel complesso migliori di quanto sta accadendo a livello nazionale. 

Le entrate saranno inferiori del 31% rispetto a quelle del novembre (300 in meno in termini assoluti) e del 33 per cento rispetto al dicembre dello scorso anno (440 in meno in termini assoluti).Il dato aretino è comunque leggermente migliore di quello nazionale che vede nel mese di dicembre una flessione , rispetto all’anno scorso, del 36 per cento.

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“Il rapporto Excelsior relativo al territorio aretino - commenta il presidente Massimo Guasconi - segnala la crescente difficoltà che stanno subendo le entrate previste dalle imprese  per le restrizioni imposte a diverse attività economiche con lo scopo di fronteggiare la seconda ondata pandemica. Scende, infatti, anche la quota di imprese che programmano assunzioni che adesso si attestano  sull’8%, in calo di 2 punti percentuali rispetto al dicembre dello scorso anno. Tornando alle entrate programmate , come era prevedibile , la flessione appare più marcata nel comparto dei servizi ( che comprende anche il commercio) con una media del - 38%, mentre nel manifatturiero è di circa dieci punti percentuali più bassa  (-28%).  Ma sono soprattutto i  servizi di ristorazione  quelli  turistici a far registrare  una contrazione particolarmente pronunciata: le entrate di lavoratori dovrebbero diminuire infatti del 55% rispetto allo scorso anno. Per tutti i settori una prima, positiva,  inversione di tendenza potrà certamente arrivare con  gli interventi previsti nei  decreti Ristori ter e quater,  ma è evidente che solo la piena operatività della campagna di vaccinazione anti Covid -19 e la conseguente ripresa della mobilità interna e di quella internazionale potranno   ridare slancio ai settori maggiormente colpiti.”

Nuove assunzioni e contratti

Nel 29% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 71% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).

Le entrate previste si concentreranno per il 51% nel settore dei servizi (450 in valore assoluto) e per il restante 48% nel manifatturiero (430). Entrambi i comparti evidenziano un calo della domanda di lavoro rispetto al dicembre dello scorso anno, più consistente nei servizi (-38%) rispetto al manifatturiero (-28%).
All’interno del manifatturiero, al comparto industriale sono riferibili il 41,6% delle assunzioni mentre il restante 6,7% è riconducibile alle costruzioni. Nei servizi il commercio ha una quota sul totale delle assunzioni provinciali del 18%, i servizi di alloggio, ristorazione e turistici il 10,1%, i servizi alle impese il 13,5% ed infine i servizi alla persona il 9%. 

Professioni più richieste in provincia di Arezzo - dicembre 2020

Le figure professionali più ricercate sono “Operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie della moda” (11% del totale), “Commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all'ingrosso” (10%), “Cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici” (9%) ed “Operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori” (9%).

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Rispetto al dicembre del 2019 non cambiano molto le preferenze delle aziende per quanto riguarda i titoli di studio: le richieste di laureati rappresentano il 9,6% del totale (nel 2019 erano il 9,5%), i diplomati sono i più richiesti e rappresentano il 42% delle entrate previste (37,5% nel 2019), le qualifiche professionali scendono dal 28,5% del dicembre 2019 al 21% di quest’anno, ed infine le figure professionali per le quali non è previsto uno specifico titolo di studio si attestano al 29,2%, in crescita rispetto al 24,5% dello scorso anno.


“L'incertezza del quadro economico - sottolinea Marco Randellini, Segretario Generale dell’Ente- sta pesantemente condizionando il mercato del lavoro della nostra provincia. Una situazione estremamente preoccupante, che potrebbe aggravarsi con la fine del blocco dei licenziamenti previsto per il prossimo marzo. In questo scenario quindi acquisiscono un ruolo determinante gli interventi nazionali e quelli europei per supportare il nostro sistema economico. Oltre a quelli destinati a sostenere le imprese maggiormente in difficoltà, sono gli interventi per la green economy e per la digitalizzazione  delle imprese quelli che potranno  risultare strategici dal punto di vista occupazionale. Nei prossimi cinque anni infatti il mercato del lavoro italiano richiederà, come riportano le previsioni a medio termine (2020-2024) del Sistema informativo Excelsior, 1,6 milioni di lavoratori che possano sviluppare soluzioni e strategie ecosostenibili e 1,5 milioni di lavoratori con un elevato grado di competenze digitali. Come Camera di Commercio, accanto agli interventi complessivi di sostegno al nostro sistema imprenditoriale,  stiamo cercando proprio  di favorire la crescita delle competenze professionali  nella sostenibilità  e  nella  digitalizzazione.  E questo attraverso,  ad esempio, i contributi messi a disposizione delle imprese con i  bandi per la digitalizzazione e per la certificazione  o  attraverso il sostegno alle attività del Polo Universitario per la formazione universitaria  e per quella di alta specializzazione necessaria alla creazione di  profili professionali con competenze green o digitali.”  

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