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Ascom: "Bene il rinvio della seconda rata Tari, ora si riaprano le attività"

Il comune di Arezzo, quello di Castiglion Fiorentino e di Lucignano hanno scelto di posticipare la scadenza del bollettino per la seconda rata della Tari

“Ringraziamo l’amministrazione comunale di Arezzo per aver ascoltato le nostre richieste, approvando il rinvio della seconda rata della Tari per le imprese che in questo momento sono in maggiore sofferenza a causa del Covid”. Lo dice la vicedirettrice della Confcommercio aretina Catiuscia Fei commentando la decisione della giunta Ghinelli di consentire il saldo della tariffa sui rifiuti entro il 1° febbraio 2021 anziché il 15 dicembre 2020, alle sole aziende incluse nell’elenco dei codici Ateco individuati dai Decreti Ristori.

“Insieme a quello di Arezzo, anche i Comuni di Castiglion Fiorentino e Lucignano hanno preso decisioni simili (prorogando la scadenza Tari l’uno al 28 febbraio 2021, l’altro al 30 dicembre 2020) e speriamo che altri ne seguano l’esempio”, prosegue Catiuscia Fei, “c’è poi chi, come il Comune di Sansepolcro, ha ridotto la tassa fino al 20% per le attività costrette alla chiusura dai vari Dpcm. In questo momento ogni cosa può essere utile per sollevare le difficoltà che gravano sulle imprese, stremate da mesi di attività parziale o, in qualche caso, praticamente ferma. Devo dire che le amministrazione locali, nel limite delle loro risorse a volte esigue, hanno cercato di stare vicino agli imprenditori con esenzioni, riduzioni o rinvii del pagamento di tributi e tariffe locali. È un segno tangibile del valore non solo economico, ma anche sociale, che attribuiscono alle imprese dei loro territori. Ed è una prima risposta concreta a quel grido disperato di aiuto che abbiamo lanciato a favore del sistema economico, invocando lo “sciopero fiscale”. Una forma di protesta legittima che ha scatenato tanti commenti ma aveva uno scopo preciso: ribadire che le aziende sono allo stremo, tengono duro per pagare dipendenti e fornitori ma in tanti casi non hanno disponibilità per pagare altro”.

“Ci auguriamo ora”, sottolinea la vicedirettrice della Confcommercio aretina, “che le stesse istituzioni si facciano nostri portavoce presso il governo affinché si arrivi al più presto alla riapertura al pubblico di tutte le attività economiche. Prima e più ancora dei ristori, i nostri operatori hanno bisogno di tornare a lavorare, di riprendere quel filo diretto con i clienti interrotto ormai da troppe settimane. Perdere anche il brio dello shopping natalizio per qualcuno può suonare come una campana a morto. Dobbiamo veramente fare di tutto perché ci sia data questa possibilità”.

Confcommercio ha da tempo attivato uno sportello speciale per le consulenze in materia di tributi. In questo caso è consultabile anche per richiedere informazioni sui codici Ateco e sulle categorie di attività che rientrano nella misura approvata dal Comune di Arezzo. Basta telefonare allo 0575 350755 o scrivere a info@confcommercio.ar.it.  

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