rotate-mobile
Economia

Arezzo e Toscana: le innovazioni che arrivano da Bitcoin e blockchain

In questi anni le parole Bitcoin e blockchain sono entrate a pieno diritto nel nostro vocabolario quotidiano. Tra le regioni italiane che prima di tutte hanno aperto alle criptomonete e alla nuova tecnologia di protezione dei dati informatici c'è...

In questi anni le parole Bitcoin e blockchain sono entrate a pieno diritto nel nostro vocabolario quotidiano. Tra le regioni italiane che prima di tutte hanno aperto alle criptomonete e alla nuova tecnologia di protezione dei dati informatici c'è sicuramente la Toscana. Basti pensare che proprio ad Arezzo è nata la prima Srl con capitale in Bitcoin. Ma quali sono gli ambiti di applicazione di queste innovazioni? E qual è lo “stato dell'arte” in questo 2018?

Ad Arezzo e dintorni si parlava di criptomonete già nel 2016. L'occasione fu quella dell'evento organizzato dal gruppo provinciale Terziario Donna Confcommercio nella Casa dell’Energia di Arezzo dal titolo “Bitcoin: se li conosci li usi”. Una platea gremita e interessata accolse gli interventi di Marco Amadori, CEO di Inbitcoin e ricercatore di BlockchainLabit, del cofondatore di Inbitcoin, Luca Sannino e di Stefano Capaccioli, commercialista aretino, autore di vari studi sull'argomento.

Lo stesso numeroso pubblico che ha partecipato lo scorso febbraio a “Blockchain e Cryptovalute verso il futuro”, evento creato da NeuroPeople e in cui è intervenuto uno dei massimi esperti del settore, Marco Crotta.

Proprio Arezzo, città dell'oro per eccellenza, si è dimostrata aperta alle innovazioni legate alla nuova moneta, basata su una tecnologia che tutela i contraenti delle transazioni in rete in maniera inattaccabile: la blockchain. Grazie alla sua struttura a blocchi, la “catena” registra ogni passaggio di blocchi di dati su un database mondiale permanente e immodificabile. Una struttura che potrebbe trovare applicazioni in molteplici campi: dalla gestione dei dati personali sensibili, ai contratti tra cittadini e pubblica amministrazione, fino all'e-commerce. Senza dimenticare il settore dell'intrattenimento dove sono nati in tempi recenti portali come CoinPoker, piattaforma di poker online con criptomonete che utilizza proprio la blockchain per garantire transazioni immediate e sicure.

Un fenomeno, quello delle nuove monete virtuali che si sta sviluppando in tutto il mondo. Se in Olanda esiste già un festival dedicato a Bitcoin e Criptomonete, in Svizzera si possono già effettuare pagamenti con la nuova valuta. Senza tralasciare l'Italia dove città come Rovereto e Pordenone stanno già sperimentando acquisti di beni e servizi “virtuali”.

Torniamo nell'aretino per parlare della prima azienda italiana con capitale interamente in Bitcoin: Oraclize Srl. Creata nel 2015 dal giovane imprenditore Thomas Bertani, la società è nata per lavorare nella creazione degli “smart contracts”, transazioni gestite da software che si concludono automaticamente al realizzarsi delle condizioni preposte. Un nuovo tipo di contratto immodificabile che tutela tutti i contraenti e garantito dalla crittografia che sta dietro alla tecnologia della blockchain.

Se Oraclize ha aperto la strada alle società basate sulle criptovalute, ci hanno pensato altre due aziende toscane a proseguire nello sviluppo delle applicazioni legate alle nuove tecnologie. La prima è la start-up pisana Toi Srl che ha lanciato sul mercato 4ZeroBox, scatola intelligente con una scheda a microcontrollore in grado di integrare tutti gli standard richiesti dal contesto industriale e ideata per l'industria 4.0. Compatibile con la blockchain, il dispositivo permette di salvare dati aziendali sensibili in maniera tracciabile e immodificabile.

La seconda azienda ad aver aperto ai pagamenti con la criptovaluta è Ambrogio, impresa attiva nel settore delle telecomunicazioni e dei servizi cloud. L'idea nasce dalla volontà di usare la blockchain per sviluppare un programma innovativo come "youneed", il portale della società in cui i clienti possono trovare tutti ciò di cui hanno bisogno nel campo dei dati e della comunicazione. Ma non solo. Entro il 2018 il team di ricerca di Ambrogio dovrebbe rilasciare la propria moneta virtuale dedicata al mondo aziendale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Arezzo e Toscana: le innovazioni che arrivano da Bitcoin e blockchain

ArezzoNotizie è in caricamento