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Economia

Andrea Boldi molla tutto: addio Arezzo Fiere, Camera di Commercio e Confartigianato

Dopo il "terremoto Centro affari", il presidente lascia. E si dimette anche da tutte le cariche all'interno dell'associazione di categoria

Andrea Boldi si è dimesso da tutte le cariche di Confartigianato, da consigliere della Camera di Commercio di Arezzo e Siena e da presidente di Arezzo Fiere e Congressi: lo ha comunicato nel tardo pomeriggio di oggi. Dimesso anche il vice presidente del Centro affari, Elio Vitali, ultimo superstite del vecchio Cda a cinque. A questo punto l'ente procederà verso un'amministrazione unica temporanea, prima della nomina del nuovo consiglio di amministrazione.

L'addio ad Arezzo Fiere e Congressi

Due distinti annunci da parte di Boldi: il primo per informare del suo addio all'ente che gestisce il Centro Affari di via Spallanzani, dopo mesi turbolenti: "in data odierna - scrive Boldi - ho rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente di Arezzo Fiere e Congressi, al termine di cinque anni non privi di difficoltà ma anche di grandi soddisfazioni".

Le poche righe sono anche l'occasione per un piccolissimo bilancio:

Il centro affari ha affermato il proprio potenziale di crescita, in termini fieristici, congressuali e concorsuali, ma il lavoro da fare è ancora lungo ed impegnativo e richiederà unità di visione dei soci e professionalità in grado di concretizzare le future strategie.

"Solide basi da cui ripartire"

In sostanza, Boldi non nasconde le difficoltà, ma ribadisce la convinzione di aver svolto un lavoro corretto:

Vi sono di certo solide basi su cui fondare con impegno una nuova stagione di sviluppo e crescita. Ringrazio gli enti, in particolare la Regione Toscana, tutte le forze economiche e sociali che mi hanno consentito di lavorare proficuamente, gli aretini che hanno sempre più apprezzato e valorizzato il nostro centro fiere e gli orafi che con il loro supporto fin da subito hanno dato senso e sostanza a ciò che è stato fatto. A tutti loro, ai collaboratori e colleghi, che hanno condiviso scelte e impegno vanno la mia gratitudine e la mia riconoscenza. Grazie di cuore.

Le altre dimissioni: ente camerale e tutte le cariche di Confartigianato

In una comunicazione a parte, Boldi chiude anche il capitolo Confartigianato e Camera di Commercio. Le settimane scorse - dopo la dura presa di posizione di Ferrer Vannetti, poi mitigata - ci sono stati fitti colloqui interni all'associazione e Boldi, alla vigilia dell'assemblea di sabato di Arezzo Fiere che l'avrebbe sfiduciato, ha gettato la spugna. Non solo Centro affari, il suo passo indietro - come detto - riguarda anche Camera di Commercio e Confartigianato. 

Rassegno oggi le dimissioni da tutte le cariche provinciali, regionali e nazionali di Confartigianato e dal ruolo di consigliere della Camera di Commercio di Arezzo.  Ho sempre considerato ogni attività pubblica come servizio agli interessi comuni, da non piegare mai a quelli particolari o ancor peggio politici, e queste sono le uniche “regole” in cui mi riconosco, perciò decido oggi di andarmene, confidando nel tempo che è sempre il miglior giudice del nostro operato. Un saluto, il più sentito va agli orafi di Confartigianato, con gratitudine per il supporto e l’aiuto di questi anni ed a tutti i colleghi che ho avuto la fortuna di conoscere ed apprezzare in questo lungo percorso associativo.

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