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Anche Rossi all'attacco: "Bene l'intervento di Stato su Mps, ma Banca Etruria?"

Anche il governatore della Toscana Enrico Rossi si schiera a difesa degli azzerati delle 4 banche in default, tra cui Etruria. Lo fa, prendendo spunto dalle parole del vescovo di Arezzo Riccardo Fontana, pronunciate in occasione della messa di...

Anche il governatore della Toscana Enrico Rossi si schiera a difesa degli azzerati delle 4 banche in default, tra cui Etruria. Lo fa, prendendo spunto dalle parole del vescovo di Arezzo Riccardo Fontana, pronunciate in occasione della messa di Natale in cattedrale. Rossi, al pari di Fontana, sostiene che lo Stato abbia fatto bene a tutelare il denaro dei risparmiatori del Monte dei Paschi, ma sarebbe dovuto intervenire anche per salvare quello degli azionisti e degli obbligazionisti di Banca Etruria (oltre che di Carife, Carichieti e Banca Marche).

Ha ragione il vescovo di Arezzo monsignor Riccardo Fontana - si legge in un post su facebook del governatore - . Non ci possono essere due pesi e due misure per gli obbligazionisti di Banca Etruria e per quelli di Mps. La tutela del risparmio, come recita l'articolo 47 della Costituzione, deve valere per tutti. Non solo per i 40mila risparmiatori del Monte dei Paschi, cui vennero vendute 2,1 miliardi di obbligazioni subordinate per acquistare Antonveneta, ma anche per le decine di migliaia di obbligazionisti subordinati delle banche venete e dei quattro istituti falliti dell'Italia centrale – tra cui Banca Etruria – che aspettano ancora i rimborsi. Cosa diciamo a quei cittadini che nelle obbligazioni subordinate hanno investito gran parte dei loro risparmi? Che lo Stato non poteva intervenire? Eppure lo ha fatto, seppur con grande ritardo, nel caso di Mps. Io mi chiedo anche un'altra cosa: qualcuno pagherà per quello che è accaduto?

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