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Alternanza scuola-lavoro. Atlantide Adv fa lezione al Liceo: "pronti ad accogliere stagisti"

La scorsa settimana Cristiano Stocchi di Atlantide Audiovisivi è stato invitato a tenere un incontro con i ragazzi di due classi del Liceo Artistico, Coreutico e Scientifico Internazionale "Piero della Francesca"  di Arezzo, la 3^G sezione Grafica...

La scorsa settimana Cristiano Stocchi di Atlantide Audiovisivi è stato invitato a tenere un incontro con i ragazzi di due classi del Liceo Artistico, Coreutico e Scientifico Internazionale "Piero della Francesca" di Arezzo, la 3^G sezione Grafica e la 3^M1 sezione Multimediale, per un totale di circa 50 allievi.

Questo incontro, tenuto il 15 aprile, fa parte del progetto alternanza scuola-lavoro in cui sono stati coinvolti 12 imprenditori e più di cento aziende, che culminerà con l'inserimento di circa 200 studenti nel mondo del lavoro in modalità di stagisti, per due settimane. Le aziende che hanno offerto la loro disponibilità ad accogliere i tirocinanti appartengono a vari settori che corrispondono agli indirizzi di studio attivi all'interno dell'istituto: Audiovisivo e Multimediale, Grafica, Arti Figurative, Architettura, Moda, Gioiello, Stampa e Serigrafia, Legno.

Anche Atlantide Adv saranno ospitato due allievi delle classi quarte che, durante il mese di maggio, potranno arricchire la loro formazione acquisita nei percorsi scolastici con competenze pratiche.

"L'appuntamento con i ragazzi era previsto in aula magna - ha raccontato Cristiano Stocchi di Atlantide Adv - ma in base alle mie pregresse esperienze con il mondo della scuola, ho optato per un incontro più ravvicinato richiedendo di incontrarli nelle loro classi e dedicando loro il doppio del tempo che mi era stato chiesto: l'esperienza di scambio che ne è derivata è stata impagabile. Dopo aver presentato brevemente Atlantide ADV ed aver spiegato ai ragazzi di che cosa si occupa la nostra agenzia di comunicazione, ho cercato la loro attenzione coinvolgendoli in un dialogo a tu per tu sugli interessi che coltivano al di fuori della scuola- Sono rimasto colpito da una ragazza appassionata di fotografia sportiva, da un ragazzo che ama disegnare fumetti e manga e, a dire dei suoi compagni, è anche molto bravo...ma chi mi ha impressionato di più è stato un ragazzo che mi ha raccontato di aver chiesto come regalo di Natale ai suoi cari dei soldi che, sommati ai suoi risparmi, gli hanno permesso di acquistare la fotocamera reflex con cui ha girato il suo primo cortometraggio. Pensare che io stesso, nell'ormai lontano 1984, a 12 anni, ho girato il mio primo cortometraggio con la cinepresa Super 8 di mio padre! Mi sono rivisto molto nel suo racconto relativo all'ideazione della storia e al coinvolgimento dei suoi compagni di corso come attori. L'ho pregato di inviarmi un link per vederlo non appena lo avrà terminato e pubblicato, perché mi ha davvero incuriosito. Ho fatto loro una panoramica delle nuove professioni che si sono affermate con lo sviluppo del web e delle nuove tecnologie, della possibilità di lavorare con i social network, senza ovviamente mai dimenticare le basi perché non si può prescindere da una buona padronanza della lingua italiana per diventare dei professionisti in questo settore...Ma tutto quello che ho detto loro può essere riassunto in un solo concetto, che cerco di trasmettere anche ai miei figli: solo coltivando energicamente le proprie passioni si possono ottenere soddisfazioni nel lavoro e nella vita - prosegue Stocchi - Questi ragazzi hanno la fortuna di venire indirizzati sin dalla scuola al mondo del lavoro, e di studiare quello che amano. Una volta ultimato questo percorso di studi potranno decidere di specializzarsi in altro e continuare a studiare, o indirizzarsi verso l'apprendistato, dedicarsi all'arte: li ho esortati a non aspettare le ore settimanali dedicate alle lezioni di una materia per studiarle, ma ad essere curiosi sempre, a sperimentare da casa e nel tempo libero. L'attitudine che conta maggiormente nel mondo del lavoro è quella che si ha verso la risoluzione dei problemi e solo chi si è "sporcato le mani" e si è dato da fare può rappresentare una risorsa per un'azienda. Vorrei rivolgere un sentito ringraziamento alla professoressa Daria Meazzini e al professor Agostino Fabbri per avermi coinvolto in questo progetto, rinnovando la mia disponibilità a collaborare con la scuola. Ritagliarsi del tempo da mettere a disposizione degli studenti, nonostante gli innumerevoli impegni di tutti i giorni, è un piacere. Sono felice di aver avviato questo percorso di incontri e stage all'interno della mia azienda: se è vero che esistono tanti ragazzi spaventati da ciò che sarà del loro futuro, è altrettanto vero che c'è ancora chi sogna e chi si dà da fare per poter costruire il proprio domani."

"La collaborazione tra scuola e mondo del lavoro è assolutamente indispensabile se vogliamo vincere le sfide del futuro - ha sottolineato il professor Fabbri, responsabile del progetto - Tale collaborazione è utile ad entrambe le parti: alla scuola, perché le consente di offrire ai giovani opportunità per sperimentare 'il mercato' e per verificare che, in campo lavorativo, occorrono conoscenze, competenze, capacità relazionali e strutture di fondo nonché solidità interiore e disponibilità al cambiamento; alle aziende, perché possono aprirsi a queste 'sorgenti' di creatività che, a volte, sono i nostri ragazzi e contribuire a creare professionalità utili alle esigenze del territorio".

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