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Blocco voli UK, agenzie: "Perso il 90%, ma resistiamo con viaggi di lavoro e regali per il post pandemia"

La gente ha voglia di viaggiare anche se sul comparto è piombata un'altra tegola, quella della variante inglese del Covid-19 e il conseguente blocco dei voli da e per l'Inghilterra

Da qualche ora sono attaccati alle pagine dove le compagnie di viaggio segnalano i voli confermati e quelli cancellati. Gli addetti delle agenzie aretine affrontano anche l'ultima emergenza, quella legata al blocco dei voli da e per il Regno Unito. Nel momento in cui facciamo l'ultimo controllo qualcuno è ancora in piedi, confermata la partenza da Pisa per Manchester ad esempio. Ma il rischio di annullamento è alto.

Quello degli agenti di viaggio è uno dei comparti maggiormente colpiti dalla crisi economica conseguente a quella sanitaria. Il Covid-19 per le sue caratteristiche e la cosiddetta 'variante inglese', già arrivata anche in Italia, ha impattato negativamente sui viaggi, sul turismo e anche sulle trasferte business.

"In provincia di Arezzo si sta costituendo l’associazione delle agenzie di viaggio con circa una cinquantina di adesioni" spiega Valentina Neri socia della Mecenate Viaggi.

"Ci siamo uniti inizialmente per un confronto a seguito della pandemia, prima tra di noi non c’era molta conoscenza  reciproca e nemmeno tanta collaborazione, poi abbiamo iniziato a sentirsi sempre più spesso per i bandi emessi, per come ottenere i ristori, per superare alcune difficoltà, per l'interpretazione decreti e quindi adesso ci stiamo formalizzando."

Quanto lavoro avete perso? "Nel secondo trimestre dell'anno avevamo perso il 93% del nostro lavoro, nei mesi estivi abbiamo recuperato un po', ma restando sempre a meno 80%, credo che in questa ultima parte del 2020 avremo di nuovo perso oltre il 90% di viaggi."

C'è qualche viaggio quindi che è ancora in piedi? "Una minima parte e sono praticamente solo viaggi di lavoro".

Chi sono e dove vanno questi clienti business? "Sono legati al settore orafo aretino e infatti le destinazioni sono Dubai e la Turchia. Questo è possibile anche grazie a corridoi turistici aperti in direzione degli Emirati Arabi, dove ad esempio non è richiesta la quarantena se resti fino a 120 ore. Quasi tutti i paesi hanno stretto accordi per creare queste condizioni, dalla Svizzera ad esempio di può andare alle Maldive. Noi in Italia siamo un po' indietro e questo ci preoccupa molto a noi addetti del settore perché al momento della ripartenza graduale potremmo essere i più danneggiati."

C'è chi regala viaggi in tempo di Covid? "Sì, per fortuna, la nostra agenzia è aperta qualche ora al giorno proprio per seguire i clienti business e per le gift card di Natale. Molti lo hanno chiamato 'viaggio sospeso' può essere con una scadenza a tre anni oppure addirittura senza, da sfruttare appena finisce la pandemia. E' evidente che la gente avrebbe davvero voglia di viaggiare e quindi regalano un buono viaggio come scommessa sul futuro, forse anche beneaugurante."

E i viaggi di nozze? Sono capitate richieste? "L'ultimo viaggio di nozze che ho seguito è rientrato il 13 marzo dal Giappone, i due sposini non hanno avuto grosse difficoltà ma hanno dovuto interrompere il viaggio prima del previsto e rientrare a causa della diffusione del coronavirus. E adesso mi sono arrivate alcune richieste per viaggi di nozze per il prossimo settembre ed è meno difficile organizzarli nonostante la pandemia perché i tour operator hanno cambiato le policy di cancellazione del viaggio ad esempio, di solito diventata gratuita, con rimborso totale quasi fino all'ultimo momento."

Come è andata con i sostegni economici alla categoria? "Non siamo rientrati nei due decreti ristori, ma abbiamo potuto accedere a un fondo del Mibact che valutava le perdite del fatturato da febbraio a tutto luglio, questo ha portato a cifre alte per i tour operator, ma per noi molto poco. Con una procedura molto complicata siamo riusciti a ottenre il rimborso della Regione Toscana attraverso il click day. Intanto le associazioni di settore stanno chiedendo che venga rifinanziato il fondo del Ministero per coprire la seconda parte dell’anno e stanno chiedendo la proroga della cassa integrazione per chi ha dipendenti."

E dall'amministrazione comunale cosa vi aspettate, come potrebbe venirvi incontro? "La nostra associazione ha una copertura provinciale, ma alcune richieste al sindaco di Arezzo le abbiamo fatte e le ripresentiamo: chiediamo a lui e al nuovo assessore al turismo, aiuto circa le imposte locali di pubblicità e la Tari, ovvero un impegno minimo, in quanto le agenzie di viaggi della città sono poche, ma per noi un segnale importante di collaborazione verso la categoria."

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