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Cenerentola protagonista al Signorelli: ecco la nuova produzione di Kaos Balletto

Per il secondo appuntamento con la stagione 2017/2018, in programma venerdì 1 dicembre 2017 alle ore 21, il Teatro Signorelli propone una pièce di danza tra le più celebri e al tempo stesso innovative: Cenerentola KAOS Balletto di Firenze, con la...

Per il secondo appuntamento con la stagione 2017/2018, in programma venerdì 1 dicembre 2017 alle ore 21, il Teatro Signorelli propone una pièce di danza tra le più celebri e al tempo stesso innovative: Cenerentola

KAOS Balletto di Firenze, con la sua ultima produzione, mette in scena in chiave contemporanea, una Cenerentola inusuale che esce fuori dai consueti canoni principeschi di bellezza e ci mostra la sua protagonista in una veste diversa, quasi disagiata rispetto al resto della società.

La coreografia è a quattro mani di Roberto Sartori e Christian Fara, i costumi di Stefania Coretti, la maitr de ballet è Katiuscia Bozza, il lighting design Giacomo Ungari.

L’interessante scelta di affrontare l’opera a quattro mani deriva dalla voglia di dare punti di vista allineati nello scopo ma allo stesso tempo diversi nell’approccio.

La stessa preferenza viene espressa anche a livello musicale. Le splendide musiche di Sergej Prokof’ev e Gioacchino Rossini vengono unite alternando due partiture, da una parte quella di Rossini e il suo melodramma giocoso e ironico e dall’altra quella più poetica di Prokof’ev.

Tra le oltre 300 varianti di questa fiaba, gli autori hanno scelto la più famosa e popolare, quella di Charles Perrault, in cui Cenerentola è una bellissima giovane, orfana di entrambi i genitori, schiavizzata dalla matrigna e dalle sue sorellastre e che giunta la notizia che a corte si terrà un ballo organizzato dal re per trovare moglie al principe, con l’aiuto magico della fata madrina riuscirà ad andarvi e ad avverare il sogno.

Tuttavia Cenerentola, secondo il punto di vista dei coreografi Sartori e Fara, non è la bella fanciulla che risponde all’ideale di perfezione fisica, ma un personaggio del tutto nuovo.

Annoverabile tra gli emarginati dalla società per i suoi modi, aspetto ed amicizie, svantaggiata, i suoi valori non sono evidenti, ma visibili solo a chi ha la pazienza di conoscerla, di approfondire la sua storia, scoprirla. In una società grottesca come quella descritta, con le sue bruttezze e carente di sensibilità, lei è esclusa perché diversa e la sua bellezza nascosta richiede grandi sforzi per essere apprezzata.

Luci e ombre, quindi, su un personaggio che non è così semplice come ce l’hanno sempre dipinto. Le sorellastre e la matrigna restano personaggi importanti della storia con la loro carica di insofferenza e invidia, ma la ritrovata sensibilità del principe e l’appagante lieto fine ristabilirà i giusti equilibri.

I temi trattati non sono, tuttavia, mai gravi ma sempre ricchi di una ironia scherzosa. Infatti i coreografi hanno voluto che questo spettacolo fosse pervaso proprio da profonda ironia e poesia spostandosi tra descrizioni caratteriali più delicate e umori più leggeri e giocosi.

Ciò che si ottiene è uno spettacolo adatto a tutti, inserito in un luogo e un tempo indefinito che potrebbe benissimo coincidere con il qui ed ora.

Un tema quindi adatto ad un vasto pubblico, dagli adulti, che troveranno davanti a loro uno spettacolo catartico, ai più piccoli, che avranno l’occasione di guardare la storia da un punto di vista diverso, anche se di estrema attualità, e su cui potranno lavorare anche a livello didattico ed educativo.

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