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Archivio Vasariano: salta la mostra in Fraternita. Festari: "Si farà anche a teche vuote

Slitta l'inaugurazione della mostra “Messer Giorgio caro... Michelangelo Buonarroti” prevista per venerdì 14 ottobre presso il Palazzo di Fraternita. Dalla riunione operativa relativa ai lavori di allestimento e alla conferma delle autorizzazioni...

Slitta l'inaugurazione della mostra “Messer Giorgio caro... Michelangelo Buonarroti” prevista per venerdì 14 ottobre presso il Palazzo di Fraternita. Dalla riunione operativa relativa ai lavori di allestimento e alla conferma delle autorizzazioni necessarie all'esposizione, tenutasi ieri (lunedì 9 ottobre) con la società AVM, proprietaria dell'Archivio Vasari, la stessa ha comunicato l'impossibilità di ottenere il nulla osta da parte della Soprintendenza archivistica regionale alla realizzazione dell'evento.

"A fronte del parere istituzionale espresso - fanno sapere dal Comune di Arezzo - l'amministrazione ha deciso di non procedere alla realizzazione della mostra nei tempi programmati, e al contempo di prendere i necessari contatti con le parti (Soprintendenza Archivistica dall'una, Festari dall'altra) affinché comunque la mostra possa realizzarsi, in tempi brevi. Arezzo e gli aretini si meritano questa mostra".

A quanto pare la mostra è stata la Soprintendenza della Toscana a vietarne la realizzazione attraverso una comunicazione che porta la data del 5 ottobre scorso. Le carte dell'Archivio Vasariano non potranno lasciare la propria dimora e non potranno essere messe in mostra.

I motivi? La comunicazione tardiva riguardante la volontà di allestire l'esposizione.

L'evento avrebbe dovuto svolgersi all'interno del Palazzo di Fraternita ma così di fatto non sarà perché non ci sono i permessi necessari.

I fratelli Festari hanno sostenuto che l'iniziativa era stata annunciata più di un anno fa nel maggio 2016 a Firenze, insieme al sindaco di Arezzo, nella conferenza stampa tenutasi in Palazzo Medici Riccardi con l’inaugurazione della prima mostra dell’Archivio Vasari. Era stata riconfermata nel marzo 2017, sempre insieme al sindaco di Arezzo, alla presenza anche di Diana Toccafondi e al direttore di Casa Vasari all'Archivio di Stato di Arezzo durante la cerimonia di consegna dell'archovio digitalizzato delle Carte Vasari. "Il divieto di trasferire i documenti per allestire la mostra di cui all’oggetto - fanno sapere i Festari conferma anche la strategia per anni operata dalla stessa, al fine di ostacolare qualsiasi progetto di sviluppo e di divulgazione dell’Archivio Vasari su iniziativa privata, nonché l’intento di danneggiare da un punto di vista morale ed economico la famiglia proprietaria, tentando di spogliarla, senza alcun diritto, della proprietà del bene. E’ per questo motivo che la mostra si farà a tutti i costi, anche con le teche vuote, in segno di lutto per l’assassinio della cultura".

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