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Tortelli di patate: il primo piatto che manda tutti al tappeto ma col sorriso

Uno dei pilastri della cucina casalinga del Casentino. Un primo piatto super goloso e adatto ad ogni occasione

  • Categoria

    Primo
  • Difficoltà

    Facile
  • Tempo

    2 ore
  • Dosi

    6 persone
  • 400 grammi di farina bianca tipo 0
  • 500 grammi di patate (meglio se di Cetica)
  • 100 grammi di pancetta
  • 4 uova
  • 1-2 spicchi d'aglio
  • rosmarino
  • noce moscata
  • parmigiano
  • olio d'oliva
  • sale
  • pepe 
  • sugo di carne, burro o funghi per il condimento

Procedimento

Preparare la pasta con la farina, 2 uova, acqua e sale, modellare una palla di pasta e lasciarla riposare. Lessare le patate, sbucciatele e passatele con il passatutto o lo schiaccia patate. Far rosolare in pentola, in 6 cucchiai d'olio, la pancetta tritata fine, l'aglio e un po' di rosmarino. Quando l'aglio comincia a imbiondire toglierlo, insieme al rosmarino. Unire la pancetta e l'olio alle patate in una zuppiera. Aggiungere 2 uova, 4 cucchiai di parmigiano, noce moscata, sale e pepe. Mescolare bene e lasciar riposare. Confezionate i tortelli mettendo l'impasto a cucchiaini giustamente distanziati sopra strisce di sfoglia e coprite il tutto con altrettante strisce di uguale dimensione. Pressate delicatamente e chiudeteli sigillando il bordo con una forchetta. Lessate i tortelli in abbondante acqua salata e conditeli con un sugo a vostra scelta. 
 

La ricetta

Uova, farina, patate e tanta, tanta, fame. Gli ingredienti, almeno quelli principali, per creare il perfetto tortello di patate ci sono tutti. Se c'è un modo per iniziare bene il pasto è proprio farsi una generosa dose di questi meravigliosi e goduriosi ravioloni. Belli, buoni e delicati come la terra da dove provengono: il Casentino.
Un piatto delizioso che affonda le proprie radici in una tradizione lunga e tortuosa che conta contaminazioni romagnole, emiliane e fiorentine. Il tortello di patate nasce come alimento povero dove il ripieno è affidato alle patate, tubero particolarmente utilizzato (dopo la scoperta dell'America ovviamente) da ogni famiglia contadina dell'Aretino. Una valida alternativa alle castagne che, nella zona delle foreste casentinesi, non facevano sentire la loro mancanza e rappresentavano la base dell'alimentazione quotidiana. Nella ricetta che riproponiamo di seguito troverete l'aggiunta anche di un piccolo quantitativo di pancetta. Una licenza poetica di mia nonna, nata e cresciuta in questa valle magica. 

(ClaFa)

Un calice in abbinamento

La caratteristica principe del piatto è la tendenza dolce, cui si aggiunge una certa grassezza. Abbiamo bisogno di un vino che esprima una buona aromaticità, specialmente nel condimento con funghi. Che abbia una grande spalla acida e una certa sapidità. Quel che cerchiamo è possibile trovarlo vicino al mare: l’Ansonica Costa dell’Argentario risponde egregiamente con burro e funghi. Il condimento al sugo potrebbe richiedere un po’ di tannino per via dell’untuosità: possiamo cercare un vino rosato costiero, ad esempio un Maremma Doc Rosato a base Sangiovese.

(Matt.Cial)

Uova, farina, patate e tanta, tanta, fame. Gli ingredienti, almeno quelli principali, per creare il perfetto tortello di patate ci sono tutti. Se c'è un modo per iniziare bene il pasto è proprio farsi una generosa dose di questi meravigliosi e goduriosi ravioloni. Belli, buoni e delicati come la terra da dove provengono: il Casentino.
Un piatto delizioso che affonda le proprie radici in una tradizione lunga e tortuosa che conta contaminazioni romagnole, emiliane e fiorentine. Il tortello di patate nasce come alimento povero dove il ripieno è affidato alle patate, tubero particolarmente utilizzato (dopo la scoperta dell'America ovviamente) da ogni famiglia contadina dell'Aretino. Una valida alternativa alle castagne che, nella zona delle foreste casentinesi, non facevano sentire la loro mancanza e rappresentavano la base dell'alimentazione quotidiana. Nella ricetta che riproponiamo di seguito troverete l'aggiunta anche di un piccolo quantitativo di pancetta. Una licenza poetica di mia nonna, nata e cresciuta in questa valle magica. 

(ClaFa)

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La caratteristica principe del piatto è la tendenza dolce, cui si aggiunge una certa grassezza. Abbiamo bisogno di un vino che esprima una buona aromaticità, specialmente nel condimento con funghi. Che abbia una grande spalla acida e una certa sapidità. Quel che cerchiamo è possibile trovarlo vicino al mare: l’Ansonica Costa dell’Argentario risponde egregiamente con burro e funghi. Il condimento al sugo potrebbe richiedere un po’ di tannino per via dell’untuosità: possiamo cercare un vino rosato costiero, ad esempio un Maremma Doc Rosato a base Sangiovese.

(Matt.Cial)

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