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Il serpente dolce o torciglione: una dolce ricetta che viene dal Trasimeno

Una preparazione semplice e golosa che viene proposta in alcune zone dell'Aretino

  • Categoria

    Dessert
  • Difficoltà

    Facile
  • Tempo

    60 minuti
  • 500 grammi di mandorle pelate
  • 300 grammi di zucchero
  • 1 tuorlo
  • 4 chiare
  • 100 grammi di farina
  • 60 grammi di pinoli
  • 1 limone
  • zuccherini da dolci 
  • liquore tipo rhum

Procedimento

Tostate brevemente le mandorle in forno e tritatele serbandone alcune intere. In una ciotola impastate la farina, le mandorle tritate, le 4 chiare, un bicchierino di liquore, lo zucchero, la scorza di limone e un pizzico di sale. Lavorate l'impasto fino ad ottenere un composto liscio, consistente e omogeneo. Successivamente dategli la forma di un "serpente" e disponetelo su una teglia precedentemente imburrata o coperta con della carta da forno. Per ottenere un effetto scenografico potrete, come detto, sagomare l'impasto cercando di farlo somigliare ad un serpente facendo la coda più stretta e della testa sulla quale potrete utilizzare delle mandorle intere e delle uvette secche per ricreare occhi e lingua. Per simulare le scaglie fate una fila di mandorle appoggiate in mezzo alla schiena con ai lati i pinoli infilati, aggiungete gli zuccherini spennellate con il rosso d'uovo e infornate a 160° per circa 45 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare.

La ricetta

Il serpente dolce o torciglione umbro è una specialità che deve i suoi natali, ovviamente, alla regione che confina a sud con la provincia di Arezzo: l'Umbria e più precisamente alla zona del lago Trasimeno. Ciò nonostante, vista la facilità della preparazione e la semplicità degli ingredienti utilizzati viene spesso preparato in ogni area geografica della Penisola. Ad Arezzo è più probabile che siano le casalinghe delle zone prossime al confine con l'Umbria a sfornare colorati e divertenti esemplari. Un dolce antico che richiama il capitone e che viene proposto soprattutto nel periodo natalizio anche se, oggettivamente, non viene spesso proposto dalle trattorie come fine pasto insieme ad un bicchiere di vinsanto. Ideale per una merenda o colazione golosa.

ClaFa

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