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La polenta coi funghi porcini: un piatto mai fuori moda

La ricetta tradizionale di un piatto caldo, avvolgente, morbido e buonissimo

  • Categoria

    Secondo
  • Difficoltà

    Facile
  • Tempo

    30 minuti
  • Dosi

    Sei persone

Per la polenta

  • 50 grammi di farina di mais
  • 2 litri d'acqua
  • olio d'oliva
  • ​sale grosso

Per il sugo di funghi

  • 500 grammi di funghi porcini
  • 1 spicchio d'aglio
  • prezzemolo
  • olio extravergine d’oliva
  • ​sale

Procedimento

Come prima cosa preparate il sugo di funghi. Pulite tutti i porcini grattando via la terra in eccesso con un coltellino senza passarli sotto all’acqua. Successivamente tagliateli a pezzi. In una padella ampia mettete l'olio d'oliva, uno spicchio d'aglio e lasciate soffriggere per qualche minuto. Inseritevi i porcini e lasciate cuocre a fuoco alto per 5 minuti poi salate, abbassate il fuoco e continuate la cottura fino a che i funghi saranno cotti e morbidi. Al termine, a fuoco spento, aggiungete prezzemolo tritato.

In una pentola dal fondo d'acciaio versate i due litri d'acqua. Pochi minuti prima di sfiorare il bollore aggiungete un cucchiaio di sale e poi versate la farina a pioggia mescolando con un cucchiaio di legno. Continuate la cottura ad alta temperatura avendo cura di mescolare velocemente. Aggiungete anche un filo di olio di oliva e continuate a mescolare fino a che il composto non riprenderà il bollore. Abbassate il fuoco al minimo e proseguite con la cottura per 50 minuti a fuoco dolce mescolando di continuo. Capovolgete il tegame su un tagliere rotondo poco più grande del diametro del tegame per sformare la polenta.

La ricetta

Avete bisogno di consolarvi da una delsione d'amore? Siete alla ricerca disperata di qualcosa che vi faccia nuovamente sentire in pace col mondo? Oppure, più semplicemente, avete voglia di mangiare un buon piatto? Se la risposta a queste tre domande è sì, allora non c'è niente altro da fare che prepararsi a cucinare la polenta coi funghi porcini. Un piatto splendidamente autunnale che trascina i sensi sulle vette montane più boscose lasciando che le papille gustative si inebrino del gusto deciso del sottobosco. La polenta è di fatto la quintaessenza dei primi freddi e vanta gloriose tradizioni anche nell'Aretino. Tra i preparati di polenta che abbiamo già proposto nelle precedenti ricette potrete trovare la classica versione in bianco e la polenta di castagne meraviglia del Pratomagno più selvaggio. Di seguito invece vi offriamo uno spunto differente per apprezzarla con il fungo porcino, principe delle foreste e pregiatissimo alimento.

ClaFa

Un calice in abbinamento

Con il fungo del Casentino possiamo provare un vino del territorio. E c'è da sbizzarrirsi, perché non è detto che ci sia un solo tipo di abbinamento centrato. La prova definitiva può arrivare soltanto dall'assaggio. Abbiamo bisogno di un calice che offra una certa struttura, per reggere il confronto con un piatto ricco, ma che non metta in ombra la delicata e caratteristica profumazione del porcino. Occorre poi freschezza per bilanciare la tendenza dolce piatto. Ad esempio un Igt Toscana a base pinot nero, già qui descritto, potrebbe essere una valida proposta.

Mat.Cial.

Avete bisogno di consolarvi da una delsione d'amore? Siete alla ricerca disperata di qualcosa che vi faccia nuovamente sentire in pace col mondo? Oppure, più semplicemente, avete voglia di mangiare un buon piatto? Se la risposta a queste tre domande è sì, allora non c'è niente altro da fare che prepararsi a cucinare la polenta coi funghi porcini. Un piatto splendidamente autunnale che trascina i sensi sulle vette montane più boscose lasciando che le papille gustative si inebrino del gusto deciso del sottobosco. La polenta è di fatto la quintaessenza dei primi freddi e vanta gloriose tradizioni anche nell'Aretino. Tra i preparati di polenta che abbiamo già proposto nelle precedenti ricette potrete trovare la classica versione in bianco e la polenta di castagne meraviglia del Pratomagno più selvaggio. Di seguito invece vi offriamo uno spunto differente per apprezzarla con il fungo porcino, principe delle foreste e pregiatissimo alimento.

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Con il fungo del Casentino possiamo provare un vino del territorio. E c'è da sbizzarrirsi, perché non è detto che ci sia un solo tipo di abbinamento centrato. La prova definitiva può arrivare soltanto dall'assaggio. Abbiamo bisogno di un calice che offra una certa struttura, per reggere il confronto con un piatto ricco, ma che non metta in ombra la delicata e caratteristica profumazione del porcino. Occorre poi freschezza per bilanciare la tendenza dolce piatto. Ad esempio un Igt Toscana a base pinot nero, già qui descritto, potrebbe essere una valida proposta.

Mat.Cial.

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