La zuppa del Tarlati
Piatto tipico aretino entrato, ma anche un piatto che si lega alla storia della città, all'ultimo vescovo e signore di Arezzo Guido Tarlati
-
Categoria
Primo -
Difficoltà
Facile
Ingredienti
Gli ingredienti per 4 persone.
- Circa 800 g di carne di pollo con il petto
- 1 Cipolla
- Mezza carota
- Mezza costola di sedano
- Due litri di brodo di manzo ben sgrassato e flitrato
- 1 chiodo di garofano
- 5 grani di pepe
- 1 noce di burro
- 2 fette di pane
Procedimento
Prendete la carne di pollo e i due litri di brodo di manzo mettendo il tutto in una pentola con la cipolla, garofano, il sedano, la carota e il pepe. Coprite il tutto e fate bollire per mezz'ora circa almeno fino a quando la carne non si staccherà dalle ossa. Levate la carne e fatela freddare per almeno un quarto d'ora. Fate il petto a dadini e piccole polpe e mettetelo in una ciotola coperto da brodo perché non si rinsecchisca. Fate a pezzetti le altre carni, mettetele in una ciotola adatta, aggiungete un po’ di brodo e una noce di burro e frullatele fino a quando non avrete una crema omogenea e vellutata, quindi aggiungete sale e pepe.
In un padellino mettete sedano, carota e cipolla facendo rosolare il tutto con poco olio. Dopo un quarto d'ora aggiungete metà dei pezzi di pollo ben scolati per farli rosolare. Quindi tagliate il pane a dadini e friggetelo in un padellino con pochissimo olio.
Scaldate il brodo della pentola e aggiungete la crema di pollo e la parte restante del petto. Fate cuocere per una decina di minuti, poi aggiungete il petto di pollo rosolato nel padellino scansando per quanto possibile gli odori con cui è stato cotto. Aggiustate di sale e pepe.
La ricetta
C'è chi chiama questo piatto la 'zuppa del Tarlati', richimando il vescovo aretino Guido Tarlati, e chi più semplicemente la definisce 'zuppa di pollo all'aretina'. Sta di fatto che il legame con la città dell'oro è innegabile. Chi vuole legarlo alla storia e all'ultimo vescovo-signore di Arezzo trove le origini del piatto nei rapporti tra gli ambasciatori di Avignone e quelli aretini. Ad ogni modo la versione francese è una vellutata di pollo, con burro e farina, quella aretina non presenta la farina ed è quindi una zuppa in brodo.
C'è chi chiama questo piatto la 'zuppa del Tarlati', richimando il vescovo aretino Guido Tarlati, e chi più semplicemente la definisce 'zuppa di pollo all'aretina'. Sta di fatto che il legame con la città dell'oro è innegabile. Chi vuole legarlo alla storia e all'ultimo vescovo-signore di Arezzo trove le origini del piatto nei rapporti tra gli ambasciatori di Avignone e quelli aretini. Ad ogni modo la versione francese è una vellutata di pollo, con burro e farina, quella aretina non presenta la farina ed è quindi una zuppa in brodo.