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Il baccalà della Pia: bello, fritto, rifatto e sugoso

La ricetta trafugata dal libro segreto della nonna che, nei giorni di vigilia, porta in tavola una bontà venuta dal mare

  • Categoria

    Secondo
  • Difficoltà

    Facile
  • Tempo

    2 ore
  • Dosi

    8 persone
  • Baccalà 600 grammi
  • Farina 00
  • Vino bianco
  • Sale
  • Pepe nero
  • Olio extravergine d'oliva
  • Pelati 800 grammi
  • Cipolla
  • Aglio

Procedimento

Come prima cosa c'è bisogno di dissalare il baccalà. Lasciatelo in abbondante acqua fredda per un giorno avendo cura di cambiare spesso l'acqua. Successivamente preparate il sugo. In una territa mettete la cipolla ad appassire con un dell'olio di oliva, aggiungete l'aglio (uno spicchio) e lasciate imbiondire a fuoco dolce bagnando con poca acqua. Schiacciate i pelati, uniteli al soffritto e lasciate andare per circa 15 minuti. Nel frattempo tagliate il baccalà a pezzeti quanto più possibile uguali l'uno con l'altro. Infarinateli, dopo aver scaldato dell'olio in una padella, fateli rosolare su entrambi i lati. Sfumate poi col vino bianco e, da ultimo, unitè il baccalà fritto al sugo di pomodoro e cipolle avendo cura di togliere lo spicchio d'aglio. Lasciate cuocere altri 20 minuti e poi... buon appetito.

La ricetta

Il baccalà fritto e rifatto con le cipolle è la definizione lunga del celeberrimo baccalà alla livornese. Una ricetta straordinariamente buona, golosa e capace di conquistare anche gli scettici. La sua preparazione richiede una generosa quantità di tempo e di buone capacità di cottura del pesce. In questo senso, se intendete preparare questo delizioso piatto, non dimenticate che il baccalà ha bisogno di un periodo lungo di spurgo dal sale utilizzato per la sua conservazione. In alternativa, per chi avesse meno tempo a disposizione, è possibile acquistare il pesce anche in versione dissalata. La ricetta che riportiamo di seguito, come facile intuire, è quella estorta a nonna Maria Pia, regina della cucina e cuoca sublime. 

ClaFa

Un calice in abbinamento

In questo caso si potrebbe puntare su un vitigno particolare, il Pinot Grigio, che prende il nome dal colore dei propri grappoli: più intenso dell'uva a bacca bianca, meno dell'uva a bacca rossa. L'estrazione dalle bucce dona, al vino che ne deriva, il caratteristico color ramato. La zona più vocata per la produzione in Italia è il Friuli: qui nascono vini importanti a base Pinot Grigio, con freschezza, struttura e mineralità, persistenti e dall'ampio ventaglio aromatico: fiori, pesca, frutta tropicale. Un sorso in grado di bilanciare le principali caratteristiche del piatto: come tendenza dolce e succulenza. La bottiglia potrebbe essere un Pinot Grigio Friuli Grave Doc. Cin cin.

Mat.Cial.

Ingredienti

Baccalà 600 grammi
Farina 00
Vino bianco
Sale
Pepe nero
Olio extravergine d'oliva
Pelati 800 grammi
Cipolla
Aglio

Preparazione

Come prima cosa c'è bisogno di dissalare il baccalà. Lasciatelo in abbondante acqua fredda per un giorno avendo cura di cambiare spesso l'acqua. Successivamente preparate il sugo. In una territa mettete la cipolla ad appassire con un dell'olio di oliva, aggiungete l'aglio (uno spicchio) e lasciate imbiondire a fuoco dolce bagnando con poca acqua. Schiacciate i pelati, uniteli al soffritto e lasciate andare per circa 15 minuti. Nel frattempo tagliate il baccalà a pezzeti quanto più possibile uguali l'uno con l'altro. Infarinateli, dopo aver scaldato dell'olio in una padella, fateli rosolare su entrambi i lati. Sfumate poi col vino bianco e, da ultimo, unitè il baccalà fritto al sugo di pomodoro e cipolle avendo cura di togliere lo spicchio d'aglio. Lasciate cuocere altri 20 minuti e poi... buon appetito.

Il baccalà fritto e rifatto con le cipolle è la definizione lunga del celeberrimo baccalà alla livornese. Una ricetta straordinariamente buona, golosa e capace di conquistare anche gli scettici. La sua preparazione richiede una generosa quantità di tempo e di buone capacità di cottura del pesce. In questo senso, se intendete preparare questo delizioso piatto, non dimenticate che il baccalà ha bisogno di un periodo lungo di spurgo dal sale utilizzato per la sua conservazione. In alternativa, per chi avesse meno tempo a disposizione, è possibile acquistare il pesce anche in versione dissalata. La ricetta che riportiamo di seguito, come facile intuire, è quella estorta a nonna Maria Pia, regina della cucina e cuoca sublime. 

ClaFa

Un calice in abbinamento

In questo caso si potrebbe puntare su un vitigno particolare, il Pinot Grigio, che prende il nome dal colore dei propri grappoli: più intenso dell'uva a bacca bianca, meno dell'uva a bacca rossa. L'estrazione dalle bucce dona, al vino che ne deriva, il caratteristico color ramato. La zona più vocata per la produzione in Italia è il Friuli: qui nascono vini importanti a base Pinot Grigio, con freschezza, struttura e mineralità, persistenti e dall'ampio ventaglio aromatico: fiori, pesca, frutta tropicale. Un sorso in grado di bilanciare le principali caratteristiche del piatto: come tendenza dolce e succulenza. La bottiglia potrebbe essere un Pinot Grigio Friuli Grave Doc. Cin cin.

Mat.Cial.

Ingredienti

Baccalà 600 grammi
Farina 00
Vino bianco
Sale
Pepe nero
Olio extravergine d'oliva
Pelati 800 grammi
Cipolla
Aglio

Preparazione

Come prima cosa c'è bisogno di dissalare il baccalà. Lasciatelo in abbondante acqua fredda per un giorno avendo cura di cambiare spesso l'acqua. Successivamente preparate il sugo. In una territa mettete la cipolla ad appassire con un dell'olio di oliva, aggiungete l'aglio (uno spicchio) e lasciate imbiondire a fuoco dolce bagnando con poca acqua. Schiacciate i pelati, uniteli al soffritto e lasciate andare per circa 15 minuti. Nel frattempo tagliate il baccalà a pezzeti quanto più possibile uguali l'uno con l'altro. Infarinateli, dopo aver scaldato dell'olio in una padella, fateli rosolare su entrambi i lati. Sfumate poi col vino bianco e, da ultimo, unitè il baccalà fritto al sugo di pomodoro e cipolle avendo cura di togliere lo spicchio d'aglio. Lasciate cuocere altri 20 minuti e poi... buon appetito.

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