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Cronaca Olmo-San Zeno / Località Sant'Andrea a Pigli

"Non sterminate le api rifugiate in chiesa". Wwf scrive alla Curia: "Valutiamo vie legali"

"Si tratta di un fatto molto grave, che potrebbe configurare un reato - afferma la presidente del Wwf di Arezzo Simona Perugini - stiamo valutando come procedere a livello legale affinché i responsabili di questo atto vengano perseguiti"

Uno sciame d'api ha trovato rifugio in una chiesa aretina. Si tratta della Pieve di Sant'Andrea a Pigli. Ma la sorte di questi insetti sermbra segnata: è questo l'allarme lanciato dal Wwf che ha scritto anche una lettera alla Curia per chiedere che le api vengano salvate. 

"E’ mai possibile che un luogo che dovrebbe dare rifugio come una chiesa possa trasformarsi in una sorta di
“campo di sterminio” per dei piccoli e laboriosi insetti?" si chiede l'associazione ambientalista che racconta la vicenda in una nota "Il Wwf è venuto a conoscenza di uno sciame di api che ha trovato riparo all’interno di un muro dell’edificio religioso in questione, entrandovi sfruttando delle fessure già presenti sul muro stesso. Il fatto di per sè non dovrebbe rappresentare un problema, le api sono insetti generalmente innocui e a meno che non siano fortemente disturbate non attaccano l’uomo, oltretutto trovandosi all’esterno dell’edificio non costituirebbero alcun rischio anche durante le funzioni".
Secondo l'associazione però, in quei locali sarebbe stato sprizzato "più volte del veleno sugli stessi (insetti ndr) uccidendone già una buona parte e successivamente, per essere certi di giungere a compimento dell’opera, ossia eradicare drasticamente le povere api, è stata applicata anche una rete a maglie fitte per impedire agli insetti di fuoriuscire. Insomma una serie di azioni che manifestano la ferma volontà di sterminare le piccole api, confermata anche dall’aver rifiutato l’intervento di un apicoltore che avrebbe recuperato le stesse senza nuocervi."
Il Wwf però non intende fare passi indietro: "Si tratta di un fatto molto grave, che potrebbe
configurare un reato - afferma la presidente del Wwf di Arezzo Simona Perugini - stiamo valutando come procedere a livello legale affinché i responsabili di questo atto vengano perseguiti. Nel frattempo abbiamo già scritto una lettera alla Curia vescovile segnalando la situazione e chiedendo di agire a tutela di questi piccoli e fondamentali insetti".

Con questa segnalazione il Wwf euole anche lanciare un appello "affinché si faccia di tutto per tutelare questi piccoli e laboriosi insetti, che sono importantissimi per l’impollinazione naturale, processo fondamentale per la riproduzione delle piante di ogni genere (sia quelle naturali sia quelle coltivate). Purtroppo oggi, con il sempre più diffuso uso di pesticidi e sostanze nocive e la distruzione e frammentazione degli habitat naturale, le piccole “operaie della Natura” muoiono a milioni e rischiano seriamente l’estinzione".

Solo in Europa negli ultimi 30 anni il numero di api si è ridotto del 70% e la durata media della loro vita è diminuita da 5 a 3 anni per le regine e da 30 a 15 giorni per le operaie. 

“Il Wwf - conclude Simona Perugini - auspica che la Curia si dimostri più sensibile e possa agire velocemente impedendo che lo sterminio di questi piccoli esseri viventi sia portato a compimento e che azioni del genere non si ripetano mai più in nessun altro luogo".

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