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Cronaca

"Violentata dietro all'Esselunga", il racconto della 19enne diventa una prova

Si è svolto ieri l'incidente probatorio: la ragazza ha ripercorso quella sera di luglio fu aggredita da un 50enne

Ha ripetuto la sua verità di fronte al giudice, in incidente probatorio. Come aveva fatto in questura, quando denunciò di essere stata violentata. La 19enne aretina, vittima dell'aggressione, ha ripercorso quelle drammatiche ore: l'incontro con il rumeno 50enne, l'arrivo al casottino poco distante dal supermercato Esselunga, e la violenza. Momenti terribili, difficili da raccontare, che inizialmente la ragazza, particolarmente fragile, non si era sentita di narrare anche di fronte a un giudice. Ad alcuni mesi dall'episodio, però, la 19enne ha compiuto un percorso e ha deciso di parlare. 

Era una sera del luglio 2019 quando avvenne la violenza. In un ambiente degradato - una sorta di baracca - si consumò un rapporto contro la volontà della giovane.

"Mi ha violentata in un casottino dietro all'Esselunga", scatta la caccia all'uomo

Gli accertamenti medici eseguiti in seguito, avrebbero confermato quanto raccontato dalla ragazza.

Subito dopo la denuncia, l'uomo se ne andò senza lasciare traccia. Seppur identificato dagli agenti della Squadra Mobile che indagavano sul caso, il 50enne era sparito da Arezzo e gli inquirenti presumevano fosse addirittura tornato in Romania. In realtà l'uomo non si era mai allontanato dall'Italia e fu ritrovato. Nei suoi confronti però non ci fu nessun ordine di custodia cautelare.

Assistito dall'avvocato Domenico Nucci, sostiene di aver creduto che la ragazza fosse consenziente.

Adesso le parole della ragazza avranno il valore di una prova in caso di un successivo processo. 

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