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Cronaca Pescaiola / Via Pietro Nenni

Vendono mascherine contro il coronavirus fuori dall'ospedale. La Asl: "Nessuno li ha autorizzati"

Due giovani, secondo alcune testimonianze, avrebbero tentato di vendere del materiale per il pronto soccorso fuori dal nosocomio. L'azienda sanitaria interviene per fare chiarezza

"Nessuno senza autorizzazione può vendere alcun oggetto nell'area dell'ospedale". A sottolinearlo è la Asl Toscana sud est che interviene circa le segnalazioni riguardanti la presenza di persone dedite alla ricerca di denaro in cambio di presunti kit di pronto soccorso.

Nella giornata di ieri, così come riporta anche il Corriere di Arezzo, alcuni utenti del nosocomio cittadino, si sono trovati di fronte a dei giovanissimi che con tanto di giacche simili a quelle usate da associazioni attive nel settore socio-sanitario hanno tentanto di vendere delle mascherine usa e getta a più di una persona. Una scelta niente affatto casuale visto che, proprio in queste ultime settimane, l'allerta per il contagio da coronavirus ha raggiunto vette significative e scosso pronfondamente l'opinione pubblica. Forse, sulla scia del panico legato al possibile propagarsi della pandemia, alcuni "furbetti" hanno pensato di approfittarne per creare un piccolo business.

L'episodio di ieri mattina è stato segnalato ai vigilantes dell'ospedale i quali hanno richiesto il supporto della polizia municipale di Arezzo. I venditori abusivi sono stati fatti allontanare. Ma è dall'azienda sanitaria che arrivano le raccomandazioni: "nessuno senza autorizzazione può vendere materiale fuori dalle strutture, a maggior ragione se questo riguarda patologie mediche. E nessuno autorizza la vendita di mascherine mediche".

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