Vedovini: "Siamo primi: ho realizzato il sogno di una carriera". Carboni: "Che gioia, merito di tutto il quartiere"

"Salutate la capolista, salutate la capolista, salutate la capolista!". L'invasione biancoverde di Piazza Grande proietta il popolo di Sant'Andrea in vetta: il quartiere che è sempre stato costretto a inseguire gli altri, nel tempo, ha risalito cocciutamente la china. E, forse, i recenti nuovi fasti della Colombina, che da dietro spingeva, hanno contribuito a non far calare mai l'attenzione sull'obiettivo. Arrivare lassù. Al momento assieme alla "nemica" Crucifera, ma la fame in via delle Gagliarde è ancora tanta. Sono 37 le lance d'oro in rastrelliera: l'elenco crescente ("33, 34, 35,36...37!") è scandito dai quartieristi festosi che si stringono attorno al "Benzina" Marmorini e all' "Ucellino" Vedovini.

"E' stato l'obiettivo che ho avuto per tutta la carriera - dice Enrico Vedovini, che di Giostre ne ha corse ben 36 - arrivare in cima. Abbiamo raggiunto Colcitrone, è un sogno". Un pensiero e una dedica a chi non c'è più e poi un tributo a chi ha permesso il raggiungimento del secondo trionfo di fila, che, oltretutto, permette di allungare ancora su Porta Santo Spirito, fermo a 35 vittorie. "Eravamo venuti in piazza per fare 10: ci è bastato il 9. Il merito è di un grande gruppo scuderia, del consiglio, del nostro quartiere", conclude Vedovini.

"E' una soddisfazione doppia - commenta il rettore Maurizio Carboni, che non ha lasciato ma anzi ha raddoppiato, godendosi il bis dopo settembre -: in primo luogo festeggio Tommaso Marmorini che al primo anno ha fatto subito centro e poi non posso non gioire: adesso siamo primi". E aggiunge: "E' andata come avevamo pronosticato. E la vittoria va dedicata alle persone scomparse, ma anche a tutto il quartiere che ci sostiene".

@MattiaCialini