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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Montemignaio

Vandali devastano sede della Polisportiva e lasciano un finto manifesto funebre: "La gioventù è morta"

L'episodio è avvenuto nel fine settimana a Montemignaio: sedie e tavoli sono stati danneggiati. Il messaggio della Polisportiva: "la vergogna per un gesto così offensivo dovrebbe indurvi adesso a chiedere scusa alla Società, alla comunità di cui fate parte e soprattutto a voi stessi"

Un manifesto "funebre" dal testo sibillino appeso all'ingresso e all'interno tavoli e sedie devastati. E' questo lo scenario che si sono trovati di fronte ieri mattina i dirigenti della Polisportiva Montemignaio. Nella notte tra sabato e domenica, infatti, i soliti ignoti hanno fatto irruzione nei locali della società e hanno rovinato quegli arredi messi a disposizione - insieme alla sede - della comunità.

Non solo, non contenti, i vandali hanno lasciato un finto manifesto funebre che recita: "E' venuta a mancare all'affetto dei suoi cari la Gioventù. Ne danno il triste annuncio i ragazzi tutti". A seguire il resto del testo, che pare contenere un messaggio ben preciso: "Al contrario ne saranno felici coloro che pensano che Montemignaio sia diventato una casa di riposo e coloro che senza sapere minimamente cosa sia successo accusano sempre e solo i ragazzi in quanto tali. Non fiori ma opere di bene".

Vandali alla Polisportiva

Poche ore dopo la scoperta, i dirigenti della Polisportiva hanno deciso di rendere pubblico l'episodio sui social scrivendo un post sulla pagina Facebook, nel quale il gesto viene condannato. 

"La scena che abbiamo trovato questa mattina: questo cartello e sedie e tavoli spaccati.
Non ci sarebbe bisogno di aggiungere nient'altro ma preferiamo ribadirlo ancora:
La Polisportiva è da sempre e convintamente attenta ai bisogni dei giovani mettendo a disposizione gratuitamente e per l intera giornata i propri impianti e le proprie strutture. Al contrario, purtroppo, ancora non siamo riuscito a realizzare strutture dedicate alle persone più anziane.
Chiediamo solo a quei pochi ragazzi che "danno il triste annuncio" di avere rispetto per l'ambiente e la comunità che frequentano; di avere rispetto per i volontari che dedicano parte del proprio tempo libero a tenere viva questa società, vero cuore pulsante del paese; ad avere rispetto per i beni e le strutture acquistati con tanto sacrificio e grazie alla generosità del paese.
Evidentemente, però, chi compie questi gesti non ha rispetto neppure per sé stesso.
Il sentimento di vergogna per un gesto così offensivo dovrebbe indurvi adesso a chiedere scusa alla Società, alla comunità di cui fate parte e soprattutto a voi stessi".

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