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Cronaca

Va in overdose e appena si riprende denuncia lo spacciatore: carabinieri arrestano due persone

Viene ritrovato in overdose nell'azienda dove lavora, soccorso, appena si è ripreso ha deciso di denunciare lo spacciatore. L'episodio è avvenuto a Sansepolcro e i carabinieri di Sansepolcro, in seguito, sono riusciti ad arrestare due pusher...

Viene ritrovato in overdose nell'azienda dove lavora, soccorso, appena si è ripreso ha deciso di denunciare lo spacciatore. L'episodio è avvenuto a Sansepolcro e i carabinieri di Sansepolcro, in seguito, sono riusciti ad arrestare due pusher tunisini di 35 e 41 anni residenti a Perugia, ritenuti responsabili di un importante giro di droga.

Lo scorso 8 maggio all'interno dei bagni di un'azienda biturgense, un operaio 38enne è stato trovato "in stato comatoso per sovradosaggio e intossicazione da oppiacei".

La tempestività dell’intervento dei sanitari del 118 ha scongiurato l’ennesima morte per overdose nella cittadina biturgense. Le indagini hanno subito preso avvio. I carabinieri hanno trovato i pusher grazie alla segnalazione del ragazzo: appena le sue condizioni sono migliorate, ha passato il numero di telefono della persona che gli ha fornito lo stupefacente ai militari. L’operaio, infatti, aveva acquistato la dose di eroina nella frazione Ponte Valleceppi del capoluogo umbro, lungo il corso del fiume Tevere da uno spacciatore conosciuto come Marco. L’attività investigativa, supportata da indagini tecniche, ha consentito ai Carabinieri di individuare i due pusher, che esercitavano lo spaccio di eroina e cocaina nell’hinterland perugino. Gli stessi variavano in continuazione la piazza di spaccio: ora nella località Ponte Rio, poi nella frazione Ponte Valleceppi, "non disdegnando le zone del centro perugino come Porta Pesa e piazza Grimana, tutti luoghi in cui per le forze dell’ordine è oltremodo difficoltoso penetrare senza che la loro presenza venga notata".

In dieci giorni i carabinieri biturgensi hanno accertato 500 cessioni di droga in poco tempo e sono scattati cosi gli arresti nella frazione perugina di Ponte Rio.

Le dosi, confezionate in involucri di cellophane termosaldata, contenevano circa 0,6 grammi di sostanza stupefacente e venivano cedute al prezzo di 40-50 euro cadauna. Nella maggior parte dei casi era lo stesso pusher a proporre ai suoi contatti l’acquisto della sostanza stupefacente, definendola di ottima qualità. Come un navigato operatore di marketing, dopo le cessioni richiamava i suoi clienti per ricevere il feedback di qualità sulla sostanza stupefacente acquistata.

Ieri mattina si è tenuta l’udienza di convalida e per i due stranieri, difesi dagli avvocati Vincenzo Bochicchio e Cristian Giorni, è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

I consumatori, nei cui confronti sono stati operati i sequestri delle sostanze stupefacenti, sono stati segnalati ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. n. 309/1990 alle competenti Prefetture. Agli stessi sono state, inoltre, ritirate le patenti di guida per la durata di giorni trenta.

L’indagine si è sviluppata anche attraverso l’escussione a sommarie informazioni di una decina di assuntori, che hanno individuato senza ombra di dubbio i loro pusher e fornito precise indicazioni sul tipo di sostanza stupefacente acquistata, sul numero delle dosi, sul prezzo pagato per ciascuna dose e sulla cadenza di acquisto. I pusher identificati, caratterizzati da elevata pericolosità sociale, erano gravati da innumerevoli alias e precedenti penali per reati specifici. Uno dei due era clandestino nel territorio dello Stato italiano e senza fissa dimora.

Nel pomeriggio di domenica 20 maggio, i carabinieri dell’Aliquota Operativa li localizzavano all’interno di un monolocale ubicato nella località Ponte Rio di Perugia. Poiché uno dei consumatori trovati in possesso delle sostanze stupefacenti, dopo essere stato sottoposto al controllo, li aveva avvertiti telefonicamente di stare bene attenti, era diventato reale il pericolo che si dessero alla fuga. I Carabinieri operanti decidevano quindi di procedere di iniziativa al loro fermo di P.G.. Dopo averne bloccato uno che stava per gettare nel cassonetto dei rifiuti alcuni ritagli di cellophane utilizzata per confezionare le dosi di sostanza stupefacente, salivano fino al piano del monolocale occupato dai due pusher e riuscivano a bloccare un pusher prima riuscisse a scaricare nel WC le sostanze stupefacenti detenute.

Nel corso delle perquisizioni eseguite sono stati rinvenuti e sequestrati le simcard e i telefoni cellulari utilizzati per l’attività di spaccio, che il pusher aveva lanciato dal balcone nel giardino sottostante. Sono stati sequestrati, inoltre, euro millecento in banconote da euro cinquanta e venti, provento illecito di tale attività.

I due extracomunitari fermati, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti ed associati presso la Casa Circondariale di Perugia Capanne, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

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