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Caso Reses, procedura di sfratto della Rsa di Palazzo Guillichini. Trattative in corso

Nella residenza di Corso Italia ci sono 40 anziani ospiti e circa 35 operatori impiegati nell'assistenza. C'è un'udienza fissata per venerdì, ma anche trattative in corso. Arezzo attende di conoscere il destino delle Rsa gestite da Reses

Si addensano le ombre nel futuro del Consorzio Reses che anche nel territorio aretino gestisce, attraverso le cooperative, numerose strutture residenziali per anziani e non solo. I dipendenti hanno ricevuto solo ieri il pagamento della mensilità di dicembre. Si tratta di operatori qualificati nell'assistenza che in questa lunga situazione di precarietà molto spesso cercano una nuova collocazione lavorativa. Più volte si è sentito parlare di potenziali trattative per cedere parte o tutto il pacchetto ad acquirenti operanti nel settore e che abbiano la forza per ridargli sicurezza e stabilità.

Per una di queste c'è un procedimento di sfratto avviato che se arrivasse in fondo al suo percorso sarebbe clamoroso. Dopo il rinvio dell'11 febbraio scorso, è infatti fissata per domani venerdì 25 l'udienza per sfratto per morosità da parte della proprietà di Palazzo Guillichini di Corso Italia nei confronti della Reses che gestisce la Rsa attraverso la cooperativa Il Corso. Una delle più prestigiose, inaugurata alla vigilia del Natale del 2017, che prende il nome proprio dell'immobile restaurato e reso una residenza sanitaria assistenziale nel pieno centro storico di Arezzo. Un luogo che accoglie 40 anziani e che vede impiegati altrettanti operatori che vivono nell'incertezza di stipendi in forte ritardo e di voci di instabilità economica che si rincorrono. I mancati pagamenti degli affitti hanno portato le parti in tribunale, ma da uno dei legali che segue la vicenda giungono notizie di trattative in corso. Nessuna novità in questo senso è in mano ai sindacati che sono tenuti a essere informati di eventuali passaggi per la tutela dei diritti dei lavoratori.

Di trattative aperte aveva parlato anche nei mesi scorsi Roberto Tassino che, dopo il terremoto giudiziario che aveva affossato il management della Ex Agorà nel giugno dell'anno scorso, ha preso le redini del consorzio che ha la sua sede operativa in via Don Luigi Sturzo ad Arezzo e quella legale a Magione.

Intanto tra la metà di gennaio e l'inizio di febbraio sarebbe sfumata una delle offerte che sembrerebbe essere stata tra le più allettanti. Dal Piemonte un'impresa del settore aveva fatto una cospicua offerta a sei zeri per rilevare proprio l'attività della Residenza di Palazzo Guillichini. Gli interessati avevano formalizzato la proposta aumentandola fino a coprire anche i debiti pregressi, avevano anche fatto un sopralluogo ad Arezzo per verificare le condizioni della struttura. Poi però il silenzio, alla Pec con l'offerta messa nero su bianco non è arrivata risposta dalla Reses.

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