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Cronaca

Truffe romantiche e false promesse di matrimonio: arresti tra Arezzo, Torino e Aosta

Nell'operazione le Fiamme gialle torinesi hanno sequestrato beni per 1.4 milioni di euro. L'accusa principale è quella di aver truffato donne di tutto il mondo con false promesse di matrimonio

Una truffa romantica ordita ai danni di ignare donne pronte a pagare pur di salvare un amore. Dietro ai messaggi sentimentali c'era però una vera e propria organizzazione criminale. Dall'alba di questa mattina, venerdì 18 dicembre, la Guardia di finanza di Torino sta notificando l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per 14 nigeriani e un italiano, tutti uomini, residenti nelle province di Torino, Arezzo, Aosta. 

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Quattro indagati avranno l'obbligo di firma, mentre altre 50 persone sono state denunciate a piede libero. Nell'operazione le Fiamme gialle torinesi hanno sequestrato beni per 1.4 milioni di euro. L'accusa principale è quella di aver truffato donne di tutto il mondo con false promesse di matrimonio.

La truffa "romantica"

Secondo quanto emerso dalle indagini, gli uomini adescavano le donne,residenti in Europa, Asia e Nord America, in siti di incontri on line, con l'obiettivo di intrecciare relazioni sentimentali a distanza. Una volta conquistata la loro fiducia - anche con promesse di matrimonio, richiedevano loro denaro adducendo improvvise necessità finanziarie riconducibili, ad esempio, ad una ingiusta detenzione in carcere oppure a gravi malattie dei propri figli.

Per risultare più affascinanti e credibili, i truffatori si spacciavano per agenti dell’Interpol, piloti di aerei, comandanti di grandi navi, ingegneri petroliferi, militari impegnati all’estero, così rafforzando sia la costante impossibilità di incontrare le vittime, sia le improvvise necessità di soldi.

In un caso una donna ha versato a uno dei truffatori 500mila euro con un singolo bonifico. Un'altra, nel corso degli anni, si è fatta spillare un milione e 300 mila euro. Ci sono poi casi meno onerosi, in cui la vittima ha perso solo qualche migliaio di euro. Alcune delle persone raggirate sono risultate così coinvolte da arrivare a vendere le proprietà di famiglia e ad indebitarsi per soddisfare le sempre più pressanti richieste di denaro dei truffatori.

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Le truffe alle aziende

Tutti gli arrestati sono accusati anche di truffa online ai danni di decine di aziende italiane. Come? Gli indagati si facevano accreditare somme di denaro senza averne alcun titolo. Le indagini, iniziate nel 2017, sono state condotte dal nucleo di polizia economico-finanziaria e coordinate dal pm Manuela Pedrotta della procura di Torino.

La truffa del "Man in the middle" consiste nell'entrare nelle mail delle varie aziende sostituendosi nei rapporti commerciali con messaggi ingannevoli per convincere le ditte a trasferire grosse somme di denaro su conti correnti creati ad hoc dagli indagati. In uno dei casi scoperti dalla Guardia di finanza, i militari delle Fiamme gialle, insospettiti da un'operazione anomala, hanno immediatamente avviato gli accertamenti e sventato il tentativo di truffa in corso ai danni di un'impresa operante nella Marca. L'intervento, conclusosi con il sequestro del denaro prima che fosse ritirato dagli indagati, ha consentito di recuperare 50mila euro già sottratti all’azienda e destinati a scomparire tra prelievi in contanti e giroconti all'estero.

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