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Cronaca Sansepolcro

Novanta colpi online e un bottino da 15mila euro: scoperto professionista della truffa

Un sessantenne di Roma è stato denunciato dai Carabinieri di Sansepolcro: nel suo conto i ricavi delle truffe messe a segno con alcuni complici

Piccole truffe, dilazionate in un arco di tempo di tre anni, che hanno portato complessivamente nelle tasche di un bandito informatico circa 15 mila euro. Partita da una prima denuncia fatta un paio d'anni fa, la minuziosa indagine svolta dai carabinieri della Compagnia di Sansepolcro, guidati dal comandante Angelo Bardi, ha portato rintracciare il responsabile. Si tratta di un 60enne originario di Roma, L. S. le iniziali, ritenuto responsabile di riciclaggio. Seguendo le tracce lasciate dagli spostamenti di denaro, gli inquirenti sono riusciti a risalire ad un gruppo organizzato di cinque o sei persone, ognuno dei quali aveva un ruolo ben preciso, alcuni si occupavano dell'operatività della truffa, altri del riciclaggio. Il tutto usando varie carte, a volte intestate a stranieri a volte a persone decedute. 

I malintenzionati mettevano in vendita sulle piattaforme online elettrodomestici, cuffie, bici elettriche e altri prodotti inesistenti. Una volta portata a termine la vendita, e incassati i soldi, scomparivano. 

I militari dell'Arma sono arrivati ad indentificare il 60enne: era l'utilizzatore di una carta prepagata sulla quale nell’ultimo triennio sono stati accreditati circa 15mila euro, tutti provento di truffe online, messe a segno dai complici già denunciati sempre da parte dello stesso Comando nei mesi scorsi.

La brillante attività è stata possibile grazie a uno sviluppo investigativo che ha seguito un filone di truffe e raggiri  perpetrati su siti di e-commerce.

"Seguendo il denaro e suoi diversi movimenti", i militari sono riusciti a individuare il conto corrente finale sul quale i soldi venivano accreditati e dal quale venivano prelevati dopo pochi minuti dalla ricezione. Gli investigatori oltre ad avvalersi di indagini di natura tecnica, hanno eseguito anche indagini “tradizionali”: hanno infatti filmato il malvivente mentre effettuava prelievi con la carta incriminata presso svariati istituti bancari, proprio per dimostrare che fosse lui l’effettivo utilizzatore della stessa. Il conto corrente e la carta prepagata sono stati posti sotto a sequestro.

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