"Telefonini e pc a prezzi stracciati, ma era una truffa", chiuso sito di e-commerce
Clienti aprono una pagina social per segnalare il raggiro. Secondo la polizia postale il giro d'affari sarebbe stato di circa 500mila euro
Mettevano in vendita telefoni cellulari, pc, tablet e materiale informatico a prezzi stracciati. In realtà però quello che proponevano non era un vero affare: secondo la Polizia Postale di Arezzo e la procura - le indagini sono state coordinate dal pm Marco Dioni - si trattava di una vera e propria truffa in danno di ingenui acquirenti. Per questo, su provvedimento del Gip di Arezzo Giulia Soldini, è stato posto sotto sequestro preventivo il sito www.leonphone.it.
Le indagini e le pagine social del truffati
Le indagini da parte degli investigatori della Polizia Postale hanno preso il via nello scorso mese di maggio, in sinergia con il Compartimento Polizia Postale della Toscana. Proprio in quelle settimane numerosi cittadini hanno sporto denuncia nei confronti della piattaforma di e-commerce. Secondo quanto raccontato dagli utenti, sulle pagine web erano messi in vendita telefonini e dispositivi informatici "a prezzi estremamente vantaggiosi". Cifre talmente basse da attrarre ignari compratori che però, dopo aver pagato, non ricevevano la merce acquistata.
Le persone raggirate in poco tempo sarebbero state molte. "Il sito - spiega la Polizia Postale - è stato oggetto di numerosi feedback negativi da parte degli utenti, i quali hanno realizzato una pagina Facebook per segnalare le truffe, si stima circa 200 persone, e l’attività tempestiva, capillare e professionale dei specialisti della Polizia Postale aretina in tempi brevissimi ha consentito la chiusura del citato sito agli utenti della rete web".
Il provvedimento di sequestro preventivo ha di fatto interrotto l’attività criminosa ed impedito che altri cittadini potessero cadere nella trappola i cui proventi, da una prima stima degli inquirenti, potrebbe aggirarsi in oltre 500 mila euro. Ad oggi le denunce sono circa 300: sono arrivate da tutta Italia, dalla Sicilia alla Valle d'Aosta. Un flusso continuo di segnalazioni che, dal momento della chiusura del sito, è ulteriormente aumentato.
Scattata la denuncia nei confronti del titolare del sito: si tratta di una donna della provincia di Roma.
Quello emesso dal gip di Arezzo sarebbe uno dei primi provvedimenti in Italia di chiusura di un sito di e-commerce. Si tratta infatti di un "territorio" virtuale ancora relativamente nuovo quello al centro delle indagini della Polizia Postale, che però si sta rivelando sempre più spesso terreno fertile per i raggiri.
L'appello degli inquirenti
La Polizia Postale si rivolge direttamente ai cittadini nella speranza di scongiurare altri episodi simili. "In rete è possibile trovare ottime occasioni ma quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato che si intende acquistare allora è meglio verificare su altri siti. E’ consigliabile dare la preferenza a negozi on line di grandi catene già note perché oltre ad offrire sicurezza in termini di pagamento sono affidabili anche per quanto riguarda l’assistenza e la garanzia sul prodotto acquistato e sulla spedizione dello stesso. In caso di siti poco conosciuti si può controllare la presenza di certificati di sicurezza quali Trus e Verified/VerriSign Trusted che permettono di validare l’affidabilità del sito".